DIFTERITE (XII, p. 801)
Le più interessanti nuove acquisizioni sulla patogenesi della malattia hanno dimostrato la predominante importanza delle alterazioni del sistema nervoso vegetativo nella genesi dei più gravi disturbi funzionali secondarî all'intossicazione. Nella lotta contro l'infezione sono stati compiuti progressi decisivi mediante l'impiego di vaccini formolati (anatossine) dotati di forte potere immunizzante, specie quelli più recenti adsorbiti e precipitati con allume (alum-tossoidi), privi d'altra parte di qualsiasi tossicità, come è ormai dimostrato dall'esperienza su milioni di casi. I risultati sono notevolissimi. Nei paesi in cui la vaccinazione è eseguita in tutti i bambini fin dai primi anni di vita (per es. in Inghilterra) la frequenza dell'infezione è in evidente regresso e si è constatata anche una riduzione della percentuale di letalità. A ciò ha contribuito anche l'impiego di nuovi mezzi terapeutici, quali ormoni corticosurrenali sintetici molto attivi, sieri dealbuminati o proteolizzati ad alta concentrazione, soluzioni della frazione plasmatica attiva (gamma-globulina) di sieri iperimmuni con concentrazioni di antitossina 20-25 volte superiore a quella del siero originale, particolarmente adatti per terapia d'attacco endovenosa; infine l'uso della penicillina che (sempre associata al siero) ha migliorato la prognosi delle forme maligne o associate. Le instillazioni nasali di penicillina si sono inoltre dimostrate il mezzo più attivo per la rapida sterilizzazione dei portatori.