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differenziabilità

di Laura Ziani - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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differenziabilita

Laura Ziani

differenziabilità Termine usato in matematica e geometria per indicare la proprietà di una funzione di essere differenziabile in un punto. Per funzioni reali di variabile reale, ciò significa essere localmente ben approssimabili da una funzione lineare. Più precisamente, data una funzione reale di una variabile reale y=f(x), preso un punto x0 dell’insieme di definizione dove la funzione risulti derivabile con derivata prima f′(x0), e indicando con Δx la differenza x−x0, dicesi differenziale df della funzione in x0 la (funzione di Δx) df=f′(x0) Δx (➔ differenziale). Nell’interpretazione geometrica, nel punto di coordinate (x0,y0=f(x0)) esiste la retta tangente (non verticale) al grafico della funzione. Essa ha inclinazione (in gergo coefficiente angolare) f′(x0) ed equazione y−y0=f′(x0)(x−x0)=f′(x0)Δx. Ne consegue che il differenziale è l’incremento df=y−y0 (non necessariamente positivo) dell’ordinata lungo la retta in corrispondenza all’incremento x−x0 in ascissa. Ponendo inoltre Δf=f(x)−f(x0) risulta che la differenza Δf−df fra l’incremento della funzione e l’incremento della retta tangente è (una funzione di Δx) infinitesima di ordine superiore al primo al tendere a 0 di Δx. Intuitivamente, quando Δx è sufficientemente piccolo, la differenza Δf−df è trascurabile. Per la funzione lineare f(x)=x risulta dx=Δx e si ha allora df=f′(x0)dx, ovvero f′(x0)=df/dx, che esprime la derivata come rapporto dei differenziali della funzione f(x) e della funzione x. Derivabilità e d. in un punto riassumono quindi la stessa proprietà di regolarità (continuità ed esistenza di tangente) della funzione in x0. Passando a funzioni reali z=f(x, y) di due variabili reali, la cui immagine geometrica è una superficie dello spazio,  la d. si esprime tramite il differenziale totale; nel punto di coordinate (x0,y0,f(x0,y0)) esso è dato da df=fx(x0,y0)dx+fy(x0,y0)dy. Ivi dx=x−x0, dy=y−y0 e fx(x0,y0), fy(x0,y0) sono le derivate parziali prime della f (calcolate in (x0,y0)), cioè le derivate delle funzioni f(x,y0), funzione della sola variabile x, e f(x0,y), della sola y. In condizioni di regolarità (non solo esistenza ma anche continuità delle due derivate parziali) il differenziale totale approssima, a meno di infinitesimi di ordine superiore al primo rispetto alla distanza fra (x,y) e (x0,y0), l’incremento Δf=f(x,y)−f(x0,y0), della funzione. Anche questa approssimazione è molto precisa quando la funzione viene sostituita dalla sua approssimazione lineare (il grafico della curva z=f(x,y) viene sostituito da quello del suo piano tangente in (x0,y0,f(x0,y0)), di equazione z=f(x0,y0)+fx(x0,y0)dx+fy(x0,y0)dy. Si deve sottolineare che la semplice esistenza delle due derivate parziali non garantisce la regolarità della f(x,y); intuitivamente, in assenza di continuità delle stesse, essa potrebbe avere un comportamento anche molto irregolare fuori dalle rette x=x0 e y=y0. Anche se viene a mancare l’interpretazione geometrica, il concetto di d. si può immediatamente estendere per via algebrica a funzioni reali di n variabili reali e in maniera più sofisticata a funzioni aleatorie.

Vedi anche
superficie Il contorno di un corpo, come elemento di separazione fra la parte di spazio occupata dal corpo e quella non occupata. diritto Diritto di s. Diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo altrui una costruzione di cui si acquista la proprietà. ● Introdotto nel nostro ordinamento dal codice civile ... serie Successione ordinata e continua di elementi, concreti e astratti, dello stesso genere. ecologia Successione delle comunità che si sostituiscono l’una all’altra in una regione. Le comunità di transizione sono dette stadi seriali, quella terminale stabile è chiamata climax (➔). Poiché il climax varia ... anàlisi infinitesimale infinitesimale, anàlisi (o càlcolo) Parte della matematica (detta anche semplicemente analisi matematica) i cui metodi e sviluppi sono fondati sull'operazione di passaggio al limite. Suoi iniziatori sono considerati nel 17° sec. I. Newton e G.W. Leibniz, tuttavia ha avuto il suo sviluppo solo in seguito ... applicazione matematica Il concetto di applicazione è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di applicazione di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di P corrisponde un ben determinato elemento ...
Altri risultati per differenziabilità
  • funzione differenziabile
    Enciclopedia della Matematica (2017)
    funzione differenziabile funzione che ammette differenziale. In una variabile, una funzione è differenziabile se e solo se è derivabile; per una funzione di più variabili la differenziabilità è condizione più restrittiva della derivabilità (→ differenziale).
  • derivabile
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    derivàbile [Der. del lat. derivabilis, da derivare (→ derivato)] [LSF] Che può essere dedotto da altre cose oppure, con signif. specifico, che può essere sottoposto al procedimento matematico della derivazione, e allora detto di ente del quale si può calcolare la derivata. ◆ [FAF] Formula d.: v. logica: ...
Vocabolario
differenziabilità
differenziabilita differenziabilità s. f. [der. di differenziabile]. – Possibilità di essere differenziato, riconosciuto cioè differente; in matematica, per una funzione, l’essere differenziabile.
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