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DOLOMIEU, Dieudonné-Sylvain-Guy-Tancrède de Gratet de

di Federico Millosevich - Enciclopedia Italiana (1932)
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DOLOMIEU, Dieudonné-Sylvain-Guy-Tancrède de Gratet de

Federico Millosevich

Geologo e mineralogista francese nato nel castello di Dolomieu (Isère) il 23 giugno 1750, morto a Châteauneuf (Saône-et-Loire) il 16 novembre 1801. Cadetto di nobile famiglia e destinato fin dall'infanzia all'ordine di Malta, raggiunse gradi elevati, pur fra contrasti e lotte accanite, che determinarono infine la sua espulsione dall'ordine sotto l'accusa di averne complottato la distruzione per simpatia verso le idee rivoluzionarie (1790). Fece frequenti viaggi in Francia e in Svizzera, in Portogallo e soprattutto in Italia. Dalle sue osservazioni sui vulcani dell'Italia meridionale trasse argomento ad esporre idee verosimili sull'origine delle rocce eruttive contro l'erronea dottrina dei nettunisti allora imperante per l'influenza del Werner: Mémoire sur les volcans eteints du Val di Noto (1784); Sur les tremblements de terre de Calabre (1784); Sur les îles Ponces (1788); Catalogue raisonné des produits de l'Etna (1788).

Dopo il suo allontanamento dall'ordine di Malta abbracciò apertamente le idee liberali e s'iscrisse al Club dei Foglianti, ma il prevalere dei rivoluzionarî estremisti e gli eccessi del Terrore smorzarono ben presto il suo entusiasmo; arrischiò libertà e vita per la generosa protezione da lui accordata alla famiglia del marchese de la Rochefoucauld, suo maestro e intimo amico, massacrato quasi sotto i suoi occhi. Costretto a tenersi appartato in provincia, ne trasse vantaggio per un proficuo lavoro scientifico, durante il quale pubblicò le memorie: Sur les pierres figurées de Florence (1793), Mémoire sur les pierres composées et les roches (1794), Distribution methodique des matières volcaniques (1794).

Il governo de1 Direttorio lo richiamò a Parigi, nominandolo nel 1795 membro dell'Institut e insegnante all'École des mines. Nel 1798 fu chiamato a prender parte alla spedizione d'Egitto e durante il viaggio, in vista di Malta, Bonaparte gli ordinò di scendere a terra col generale Junot per manifestare al gran maestro la sua intenzione di accordare all'Ordine sovrano le migliori condizioni, se la resa fosse stata immediata. Questa penosa missione rinfocolò l'odio dei cavalieri per il D.; l'anno seguente, di ritorno dall'Egitto, il D. e altri, gettati dalla tempesta nel porto di Taranto e fatti prigionieri dalle bande del cardinal Ruffo, furono tradotti a Messina, dove il D. per istigazione dello zar Paolo I, nuovo gran maestro dell'Ordine ricostituito in Russia, fu tenuto in duro carcere. L'intercessione, presso i Borboni di Napoli, di scienziati e di potenti valsero ad evitare la sua consegna allo zar, ma non a ridonargli la libertà. Soltanto dopo Marengo una clausola del trattato di Firenze (marzo 1801) lo restituì alla patria. Di ritorno a Parigi occupò la cattedra di mineralogia al Muséum, conferitagli durante la prigionia, e pubblicò la sua Philosophie minéralogique scritta nella prigione di Messina. Morì, mentre si aecingeva a un nuovo viaggio in Sassonia per incontrarsi col suo contraddittore Werner.

Vedi anche
Haüy, René-Just Fondatore della cristallografia e della mineralogia scientifica (Saint-Just, Oise, 1743 - Parigi 1822), fu uno dei più eminenti scienziati francesi fra il 18º e il 19º secolo; i suoi studi hanno permesso di formalizzare matematicamente i dati cristallografici. Gli interessi scientifici di H. si estesero ... dolomite Minerale romboedrico, carbonato doppio di calcio e magnesio, a lucentezza vitrea o madreperlacea, limpido o incolore se puro, grigio, giallo o bruno se contiene impurezze di ferro e di manganese, resistente all'azione degli acidi diluiti a freddo. Lyell, Sir Charles Geologo scozzese (Kinnordy 1797 - Londra 1875), figlio di Charles. Può essere considerato il fondatore della geologia moderna: nella sua opera fondamentale Principles of geology (1830-1833), L. affermò ed estese la teoria dell'attualismo per spiegare i fenomeni geologici, contrapponendola alla teoria ... Davy, Sir Humphry Chimico inglese (Penzance 1778 - Ginevra 1829); insegnò alla Royal Institution di Londra (dove dal 1813 al 1822 ebbe per assistente M. Faraday) e fu (1820) presidente della Royal Society. Formulò le prime nozioni della teoria elettrochimica basandosi sulle osservazioni dell'azione della corrente elettrica ...
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    Geologo e mineralogista (Dolomieu, Isère, 1750 - Châteauneuf-en-Charollais 1801). Da lui prende nome la dolomia (fr. dolomie), roccia calcarea della quale il D. riconobbe la composizione chimica e mineralogica, diffusa nella regione alpina che poi fu designata col nome di Dolomiti. Vita Cavaliere di ...
Vocabolario
de’
de' de’ 〈dé〉 prep. – Forma tronca, di uso tosc. o letter., della prep. articolata dei.
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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