Storico della filosofia e psicologo (Bremervörde 1748 - Marburgo 1803). Professore di lingue antiche al Collegium Carolinum di Kassel (dal 1776), di filosofia e lingua greca a Marburgo (dal 1786), ebbe rinomanza ai suoi tempi specialmente per i suoi lavori di storia della filosofia (fra cui System der stoischen Philosophie, 3 voll., 1776; Griechenlands erste Philosophen, 1780; Geist der speculativen Philosophie von Thales bis Berkeley, 6 voll., 1791-97; Theätet, oder über das menschliche Wissen, ein Beitrag zur Vernunftkritik, 1794). Assai notevoli i suoi scritti di psicologia (tra cui Handbuch der Psychologie, post., a cura di L. Wachler, 1804), particolarmente quelli che espongono le sue ricerche sulla psicologia del fanciullo (Beobachtungen über die Entwicklung der Seelenfähigkeiten bei Kindern, in Hessische Beiträge zur Gelehrsamkeit und Kunst, II, 1787, nuova edizione a cura di C. Ufer, 1897), sulle emozioni e gli stati patologici dell'anima, sulla volontà.