Hasse, Dietrich
Germania • Dresda, 1933
Studioso di geologia, poi di geografia, biologia e politica, iniziò nel 1950 la lunga serie delle sue prime nell'Elbsandsteingebirge, la palestra di roccia vicino a Dresda. Nel 1956 con Peter Grundherr aprì una variante diretta di uscita alla via Carlesso sulla Sud della Torre Trieste. Nel 1958 due affermazioni lo qualificarono come uno dei migliori rocciatori tedeschi: con Lothar Brandler le vie sulla Cima Grande di Lavaredo e sulla Roda di Vael. Nel 1959 con Sepp Schrott aprì una via sulla parete Sud della Torre Innerkofler (Sassolungo) e un'altra sulla parete Nordovest della Torre Delago (Vajolet), un itinerario di 700 m, nel pieno sviluppo di quel VI grado da lui iniziato sulla Cima Grande di Lavaredo, utilizzando il chiodo a pressione in quantità minime per il superamento di brevi tratti altrimenti invincibili. La serie continuò nel 1966, sulla Cima d'Ambiez, parete Est, con Heinz Steinkötter e Claude Barbier (parete salita a più riprese, con corde fisse) e sul Grande Lagazuoi, Diedro Ovest con Barbier. Nelle Dolomiti d'Oltrepiave nel 1968 salì con Gerhard Leukroth la parete Nord del Col Nudo. Nel 1972 con Steinkötter aprì tre nuove vie nel gruppo di Brenta, la parete Sud della Torre Sud della Cima Bassa d'Ambiez, diretta Sudest della Cima d'Agola e diretta Est della Punta dell'Ideale. Fuori delle Alpi, nel 1960 salì il Band-e-Koh (6843 m), nello Hindukush centrale, con una spedizione berlinese. Ancora con i berlinesi, nel 1969 salì la Cresta Sud dell'Illiampu (6375 m), nelle Ande boliviane. Nel gennaio del 1972 con Hermann Huber scalò, nel gruppo dell'Hoggar (Algeria), il Tezouiag Sud (2709 m).