BOUTS, Dieric (Thcerry)
Pittore, nato probabilmente a Harlem verso il 1420, morto nel 1475. Dovette recarsi a Bruxelles per perfezionarsi nella bottega di Roger van der Weyden, di cui risentì fortemente l'influenza. Prova di quel suo soggiorno si ha nel Calvario (Museo di Berlino), nel cui sfondo appare una serie di monumenti di Bruxelles. I lavori che in Lovanio erano allogati a Roger attrassero anche il B. in quella città come collaboratori del Roger. Tornato a Harlem, dove rimase una diecina d'anni, il B. introdusse in Olanda un'arte pervasa dallo stile del van der Weyden, che egli rivelò agli artisti harlemesi del suo tempo, quando van Ouwater era ai suoi inizî. A Harlem durò una diecina d'anni; dal 1417 in poi i documenti lo ricordano a Lovanio.
Dei suoi figli, Dieric ed Aelbrecht furono anch'essi pittori.
L'influenza esercitata dal B. sui contemporanei fu vasta e profonda, né si limitò alla sola scuola di Harlem, e particolamente ad Albert van Ouwater, ma si estese anche su numerosi pittori fiamminghi: su Hugo van der Goes, e più ancora sul proprio secondogenito, Aelbrecht, che fu forse il maestro di Quentin Metsys.
Tra le altre numerose opere sono da ricordare particolarmente: a Lovanio, il trittico della chiesa di S. Pietro (la cui firma, con data 1448, fu posta in dubbio); a Valenza, il trittico del Collegio del Patriarca; a Firenze, nella collezione Carrand al Bargello, una Madonna col Bambino; a Berlino, nel Kaiser-Friedrich Museum, la Cena in casa del Fariseo, che il figlio Aelbrecht riprodusse con varianti (Museo di Bruxelles); a Lovanio, in S. Pietro, la pala del Sacramento, i cui sportelli furono restituiti, nel 1919, dai musei di Berlino e di Monaco; e soprattutto a Bruxelles, nel Museo, la Giustizia dell'imperatore Ottone, due dei quattro grandi quadri aventi per soggetto la Giustizia, commessi al B. dal Magistrato di Lovanio per il Palazzo comunale, nel 1468. Un pannello, rappresentante l'esecuzione dei condannati innocenti, sarebbe stato terminato, secondo il Friedländer, dopo la morte del maestro da uno dei suoi allievi.
Bibl.: P. Heiland, D. B. u. die Hauptwerke s. Schule, 1902; A. Goffin, T. B., Bruxelles 1907; H. Hymans, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); M. J. Friedländer, Die altniederländische Malerei, III, Berlino 1925; G. Hulin de Loo, Sur la biographie de D. B. avant 1457, in Mélanges Pirenne, I, Bruxelles 1926, pp. 257-262; E. Michel, Une Nativité de T. B. et l'influence italienne, in Gaz. des Beaux-Arts, III (1930), pp. 178-89.