Uomo d'armi (m. Madrid 1652). Capitano generale dell'esercito spagnolo nelle Fiandre e poi governatore dei Paesi Bassi, nel 1634 divenne governatore di Milano. Iniziatasi la lotta contro la Francia di Richelieu, condusse nel 1638, durante la guerra dei Trent'anni, le truppe spagnole alla conquista di Vercelli; l'anno seguente, in unione con Tommaso principe di Savoia, L. s'impadroniva di varie piazzeforti in Piemonte, tra cui Ivrea, Chivasso, Asti e Saluzzo, riuscendo infine, con l'aiuto sabaudo, a ricuperare Torino. La sconfitta riportata sotto le mura di Casale a opera di Enrico di Lorena, conte di Harcourt, ne provocava poi il richiamo in patria (1640). Due anni più tardi, tuttavia, da re Filippo IV, L. era posto a capo dell'esercito che doveva difendere la Catalogna dall'invasione francese; sconfitto nei pressi di Lérida dal marchese Ph. de La Mothe (1642), ebbe la sua rivincita nel 1646 quando, viceré e capitano generale della Catalogna, sbaragliò i Francesi comandati dallo stesso conte di Harcourt. Comandante dell'esercito operante nel Portogallo, insorto contro l'occupazione spagnola, fu sconfitto a Olivenza e si ritirò dalla lotta (1646).