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DIDOT

di Seymour DE RICCI - * - Enciclopedia Italiana (1931)
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DIDOT

Seymour DE RICCI
*

. Famiglia d'illustri editori e stampatori parigini. Fondatore della casa fu François (1689-1757), che pubblicò traduzioni di classici greci ed edizioni di lusso. Il figlio François-Ambroise (1730-1804) modificò l'attrezzatura della tipografia, fuse nuovi tipi e introdusse l'uso dei "punti" tipografici, classificando i caratteri secondo l'altezza. Inventò un nuovo torchio, stampò accuratissime edizioni, tra cui classici francesi per il Delfino. Suo fratello Pierre-François (1731-1793) lo eguagliò, se non in fertilità inventiva, cert0 nella bellezza delle edizioni. Dei suoi figli sono da ricordare specialmente Henri (1765-1852), inventore di un carattere microscopico, e Leger (1767-1829), uno degl'inventori della "macchina continua" per la fabbricazione della carta. Pierre (1761-1853), figlio di François-Ambroise, superò i precedenti per le meravigliose edizioni in-folio e pubblicò anche varie opere originali. La sua edizione di Racine fu giudicata un capolavoro. Gli succedette il figlio Jules (1794-1871), che stampò una bella collezione di classici francesi.

Firmin, fratello di Pierre, nacque a Parigi il 14 aprile 1764 e morì a Mesnil-sur-l'Estrée il 24 aprile 1836. È considerato, col Bodoni, uno dei più illustri stampatori moderni; creò i caratteri Didot, inventò un processo di stereotipia, fu letterato (si ricordano sue traduzioni di classici e due tragedie); fu anche per tre volte deputato. Ebbe tre figli, tra cui il più celebre fu Ambroise Firmin D. (i D. furono autorizzati a far precedere il loro cognome dal nome Firmin), nato a Parigi il 7 dicembre 1790 e morto ivi il 22 febbraio 1876. Rese grandi servigi alla scienza, sia per le edizioni di classici da lui dirette, sia per i proprî lavori di storico e di ellenista. Coprì varie importanti cariche politiche e accademiche. Formò dal 1850 al 1870 una biblioteca preziosa, che comprendeva manoscritti medie vali (in parte miniati), incunaboli, una splendida collezione di libri illustrati del sec. XVI, edizioni originali di autori francesi. In sei aste (1878-84) essa fu venduta per 2 milioni e mezzo di franchi.

Il fratello Hyacinthe (1794-1880) lo coadiuvò in parte, dedicandosi poi col figlio Paul alla fabbricazione della carta. Il terzo figlio di Firmin, Frédéric (1799-1836), fu anch'egli cartaio.

Gli ultimi discendenti della famiglia sono: Alfred (1828-1913), figlio di Ambroise, che curò le edizioni della casa col figlio primogenito Maurice; il secondogenito René diresse le cartiere.

Bibl.: G. Brunet, Firmin D. et sa famille, Parigi 1870.

Vedi anche
Giovanni Battista Bodóni Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde (1768) passò a Parma, invitato dal duca a fondare e a dirigere la Stamperia Reale. A Parma restò ... editore Persona o azienda che fa stampare e pubblicare libri, giornali, opere musicali ecc., curandone la distribuzione e la vendita e assumendosene gli utili o le perdite, oppure l’imprenditore o la società che ha la proprietà o il controllo di una testata giornalistica o, anche, un’azienda che produce media ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ... itacismo (o iotacismo) La pronuncia reuch­liniana della lingua greca antica, secondo la quale η si pronuncia i.
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  • INCUNABOLI
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Vocabolario
riga
riga s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, con l’inchiostro, col gesso sulla...
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