DICOTOMIA (gr. διχοτομια "divisione per due")
Con tal nome gli antichi interpreti, a partire da Aristotele, designano il metodo col quale Zenone di Elea, dividendo (nel suo primo argomento contro il moto) in sempre nuove metà una distanza data da percorrere, osservava come tale processo di divisione non potesse mai esaurirsi e negava quindi la possibilità che un mobile superasse quella distanza. Meno opportunamente, invece, essi adoperano tale nome anche a proposito degli argomenti zenoniani, a noi noti, contro il molteplice. Ma il termine di dicotomia assunse poi il suo più proprio valore nella sfera della logica, quando, con Platone, esso designò quel metodo di divisione per due delle idee più generali in idee più specifiche, che nei dialoghi dialettici appare essenziale per la determinazione della gerarchia delle idee.
Bibl.: Per l'origine del concetto della dicotomia e per il suo significato in Zenone, v. G. Calogero, Studî sull'eleatismo, Roma 1931, pp. 101 segg.