Kirchberg, dichiarazione di
Dichiarazione resa in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi dell’Unione Europea Occidentale (➔ UEO), tenutasi a Kirchberg (Lussemburgo) nel maggio del 1994, con la quale veniva concesso lo status di partner associati dell’organizzazione a 9 Paesi dell’Europa centro-orientale (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Ungheria, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) ai quali successivamente si è aggiunta la Slovenia (giugno 1996). La natura di membri associati non accordava le garanzie di sicurezza (mutua assistenza di tutti i membri in caso di aggressione a uno di essi) previste dall’art. 5 del Trattato di Bruxelles (➔) del 1948, da cui ha avuto in seguito origine la UEO, ma consentiva la partecipazione alle riunioni della UEO e la possibilità di prendere parte alle operazioni di carattere umanitario indicate nella dichiarazione di Petersberg (➔ Petersberg, dichiarazione di). Ai membri associati veniva riconosciuto il diritto di voto deliberante all’Assemblea parlamentare della UEO, ma non la facoltà di bloccare le decisioni approvate dai membri effettivi nell’ambito del Consiglio della UEO, mentre diritti e doveri, in caso di partecipazione a missioni umanitarie, erano equiparati a quelli dei membri effettivi. Con l’ingresso dei partner associati, l’assemblea parlamentare della UEO si ampliava da 228 a 400 membri.