Dic michi, Musa, virum
. Parole di Orazio (Ars poet. 141-142), dette quasi recitando lo modo del buono Omero (parafrasano infatti il primo verso dell'Odissea) e citate come esempio di discorso indirizzato dall'uomo a la scienzia medesima sì come ad altra persona (Vn XXV 9).