DÍAZ de la Peña, Narciso Virgilio
Pittore e litografo, nato da famiglia spagnola a Bordeaux il 20 agosto 1808, morto a Mentone il 18 novembre 1876. Entrò nel movimento romantico, dipingendo di preferenza scene orientali e medievali con cui esordì nel Salon del 1831. Solo nel 1840 il D. scoprì la sua vera vocazione di paesista: giuochi di luci nel bosco di Fontainebleau (Nel bosco, Louvre; id., Berlino, Nationalgalerie) fissati con colori scintillanti sulla tela, gli assicurarono il successo che aumentò ancora quando animò il paesaggio con scene fantastiche in cui si dilettava di contrasti tra la cupa e misteriosa oscurità della foresta e il tenero incarnato d'un nudo femminile o la vivacità coloristica di qualche figurina riccamente vestita (Festa campestre, coll. Young). Lo sfavillio e la finezza delle tinte, l'eccellenza della tecnica, la poesia e la grazia delicata che pervadono le sue composizioni nonostante una certa povertà d'immaginazione che lo portò a replicare gli stessi soggetti, l'enorme produzione fanno del D. una delle personalità più notevoli della scuola di Barbizon. Citiamo fra altre sue opere: Fata con perle, Venere e Adone, Le vergini folli, al Louvre; Bagnanti e Amore, al Museo di Grenoble; numerose sono le opere disseminate in altre città della Francia e dell'estero. Notevole infine è l'opera litografica, specialmente un albo con scene infantili.
Bibl.: Roger-Ballu, D., Parigi 1877; D. E. Thomson, The Barbizon School of Painters ecc., Londra 1890; Bull. de la soc. de l'hist. de l'art. franç., 1910, p. 328 segg.; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., IX, Lipsia 1913.