Díaz-Canel Bermúdez, Miguel Mario. – Ingegnere e uomo politico cubano (n. Placetas, Villa Clara, 1960). Laureatosi in Ingegneria elettronica nel 1982 presso la Universidad Central de las Villas Marta Abreu, ha compiuto i tre anni di servizio militare obbligatorio come ufficiale per poi aderire nel 1985 alla Unión de Jóvenes Comunistas. Eletto membro nel 1991 del comitato centrale del Partido Comunista de Cuba (PCC), nel 1994 ne è diventato segretario generale per la nativa provincia di Villa Clara, dove – pur in stretta aderenza all’ortodossia rivoluzionaria – ha promosso importanti riforme socioculturali. Negli anni successivi l’uomo politico ha ricoperto importanti incarichi istituzionali: eletto membro dell’organo direttivo del PCC nel 2003 su proposta di R. Castro, ministro dell’Istruzione dal 2009 al 2012, nello stesso anno è stato nominato vicepresidente del Consiglio dei ministri. Unico candidato alla successione di Castro, nell’aprile 2018 D. è stato eletto dall'Assemblea nazionale presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri, votato da 603 su 604 deputati. Primo capo di Stato di Cuba dalla Rivoluzione del 1959 non appartenente alla famiglia Castro, la sua nomina garantisce comunque una continuità con il credo della rivoluzione e una totale fedeltà alla tradizione del partito, essendo centrali nel suo programma di governo l’inalterabilità delle scelte in politica estera e, sul fronte interno, l’attualizzazione e il perfezionamento del modello economico e sociale del Paese in stretta conformità con i princìpi dell’ideologia castrista. Nell'aprile 2021, a seguito della rinuncia di Castro, gli è subentrato alla guida del PCC.