diavolo
diàvolo (o diavolétto) [Der. del lat. diabolus, dal gr. diábolos "calunniatore"] [LSF] Denomin. di alcuni dispositivi o anche di alcuni ipotetici responsabili di effetti fisici che hanno un qualche carattere di stranezza. ◆ [STF] [MCF] D., o diavoletto, di Cartesio: dispositivo per esperienze elementari sul principio di Pascal, costituito da un minuscolo palloncino, spesso foggiato a forma di d., forato inferiormente, immerso in un cilindro di vetro pieno di acqua, chiuso al di sopra da una membrana elastica; premendo su questa, l'acqua, per il principio di Pascal, penetra nel d. facendolo andare a fondo; se si diminuisce la pressione sulla membrana, l'aria compressa nel d. scaccia l'acqua che vi era penetrata, cosicché il d. diventa più leggero e risale. ◆ [STF] [TRM] D., o dèmone, di Maxwell: essere ipotetico che, manovrando opportunamente, senza compiere lavoro, un rubinetto di comunicazione fra due recipienti contenenti gas a pressione differente, riuscirebbe a far passare le molecole del gas dal recipiente a pressione minore a quello a pressione maggiore, con ciò violando il secondo principio della termodinamica: v. calore, teorie del: I 423 c. ◆ [ALG] [ANM] Formula del d.: la relazione +exp(iš)=-1, che lega fra loro le unità reale 1 e immaginaria i, la base e= exp1 dei logaritmi naturali, il rapporto š fra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro, e i segni + e -.