diatermia
Forma di elettroterapia con correnti ad alta frequenza (105÷107 Hz), con effetto spiccatamente termico che si esercita soprattutto a livello dei tessuti profondi. È indicata in alcune patologie dell’apparato locomotore. Gli effetti termici, e in particolare quelli caustici e coagulanti, della d. trovano impiego in chirurgia per la dieresi incruenta dei tessuti e per l’emostasi dei piccoli vasi sanguigni. Il termine d., coniato all’inizio del 20° sec., stava a indicare in generale il riscaldamento dei tessuti grazie all’effetto termico di correnti ad alta frequenza. Alcune perplessità emergono sull’uso della d., sia per il significato biologico che deriva dalla sua applicazione sia per la riproducibilità dei dati sperimentali.