DIAPASON (dal gr. διὰ πασῶν [χορδῶν] "ottava")
Il diapason è formato da una verga di acciaio piegata a U e sostenuta nel mezzo; i due rami si dicono rebbî. È uno strumento che serve a produrre suoni persistenti di un'altezza perfettamente determinata, ed è specialmente notevole perché può considerarsi come una sorgente sonora che vibra di moto armonico semplice, producendo un suono semplice, non accompagnato dagli armonici. Per ottenere questo però è necessario montare il diapason su una cassettina di legno avente opportuna lunghezza (cassetta di risonanza). Il solo diapason, infatti, oltre alla nota fondamentale emette debolmente anche la quinta della sua doppia ottava. La cassetta di risonanza rinforzando solo il suono fondamentale, rende impercettibile l'emissione dell'altro suono. Il diapason può essere eccitato in varî modi (per strofinio con un archetto, per percussione ecc.). Il diapason, o corista normale, corrisponde al la della terza ottava e rende 435 vibrazioni complete al secondo. Esso è fissato per convenzione internazionale, e il prototipo per l'Italia è depositato nell'Istituto fisico di Roma. Approfittando del fatto che un diapason compie una vibrazione completa in una minima frazione di secondo, si montano degli apparecchi (detti diapason cronografici) in cui un brevissimo intervallo di tempo viene misurato contando le vibrazioni compiute da un diapason, rese percettibili dai segni che il diapason stesso vibrando descrive su di una superficie affumicata. Per il diapason nella musica, v. corista; organo.