Swan, diagramma di
Grafico che descrive il trade off (➔), per un’economia aperta agli scambi con l’estero in regime di tasso di cambio fisso, tra l’obiettivo interno, di piena occupazione, e quello esterno, rappresentato dal pareggio del saldo delle partite correnti. Il diagramma fu proposto nel 1955 da T. Swan, noto anche per avere sviluppato, contemporaneamente a R.M. Solow (➔), il modello di crescita neoclassico detto appunto di Solow-Swan. Il diagramma di S. registra su un asse il livello della spesa, dipendente dalla politica fiscale, ma non da quella monetaria, inefficace se il tasso di cambio è fisso e i movimenti di capitale sono liberi; e sull’altro asse la composizione della spesa, funzione della competitività del Paese (data dal costo di produzione, in particolare del lavoro, interno rispetto all’estero). Il diagramma classifica così i problemi economici di un’economia aperta con cambi fissi in 4 zone, costituite dalle possibili combinazioni di disoccupazione o inflazione da un lato, e di deficit o surplus del conto corrente dall’altro. Si consideri per es. il caso di un aumento di spesa pubblica: ciò riduce la disoccupazione, ma accresce l’inflazione, e allo stesso tempo peggiora i conti con l’estero mediante maggiori importazioni. Il pareggio delle partite correnti, che può essere ristabilito da un’accresciuta competitività (tramite una diminuzione del costo del lavoro) a sostegno delle esportazioni, causa tuttavia un ulteriore effetto espansivo sulla domanda, facendo salire ancora la pressione inflazionistica.