DI BLASI, Francesco Paolo
Scrittore e uomo politico, nato a Palermo da nobile famiglia verso il 1753. Pubblicò una dissertazione Sopra l'egualità e la disuguaglianza degli uomini in riguardo alla loro felicità (1778), in cui volle dimostrare che gli uomini sono o uguali o poco differenti tra loro, o almeno tutti eguali rispetto alla felicità. A quello scritto fece seguire più tardi un saggio Sulla legislazione della Sicilia (1779), in cui sostenne l'abolizione della pena di morte. Intraprese la raccolta: Regiae pragmaticae regni Siciliae (1791-1793), per mandato del re Ferdinando e del viceré Caracciolo, senza però portarla oltre il secondo volume, comprendente le prammatiche pubblicate fino al 1579. La raccolta comincia dal 1339 ed è preceduta da un discorso De ortu et progressu iuris siculi; essa contiene anche le prammatiche non più in vigore, da servire a monumento per la storia e la legislazione della Sicilia nei varî secoli. Mentre attendeva a questo suo lavoro, il D. B., che già si era mostrato fautore di novità, aderì alla propaganda repubblicana e preparò in Sicilia un moto diretto ad abbattere il governo esistente. La rivolta era fissata per il 3 aprile 1795, durante la processione del Venerdì santo; ma per opera d'un delatore, essa fu sventata e il D. B. fu arrestato e condannato a morte. Venne decapitato il 20 maggio di quell'anno.
Bibl.: F. P. Di Blasi, Scritti, Palermo 1905 (con bibliografia); F. Guardione, La Sicilia nella rigenerazione politica d'Italia, Palermo 1912, p. 33 segg.; V. La Mantia, F. P. Di B. giureconsulto del sec. XVIII, in Arch. stor. ital., s. 4ª, XVII (1886), p. 37 segg., R. De Mattei, Il pensiero politico siciliano nel Risorgimento, Catania 1927.