DHĪBĀN (ebr. Dībōn)
Villaggio arabo palestinese situato 64 km a S di Amman, sull'area dell'antica Dībōn, capitale del regno di Moab.
Abitata fin dal III millennio a. C., la città di Dībōn fu contesa, sul finire del millennio successivo, tra le diverse popolazioni semitiche che in quel periodo vennero a stabilirsi nella zona. Rimasta nelle mani dei Moabiti, fu sottomessa dal re David; quando però nel 922 a. C. avvenne la scissione nei due stati di Giuda e di Israele, Dībōn ne approfittò per rendersi indipendente; nell'876 a. C. fu ancora sottomessa da Omri di Israele. Ma dopo 40 anni di dominio straniero la città, sotto la guida di Mesha (che probabilmente la ricostrui dandole il nome di Qrḥh) riacquistò la propria indipendenza (II Re, iii).
Nel 1868 fu trovata a D. la famosa stele di Mesha (ora al Louvre), con una importante iscrizione di questo re (circa 830 a. C.). Il Mackenzie condusse nella località una ricognizione nel 1910, ma solo nel 1950 l'American School of Oriental Research di Gerusalemme ha iniziato una serie di scavi, tuttora in corso. Finora sono stati riportati alla luce cinque strati di mura (di cui il più antico risale all'antica Età del Bronzo), una porta monumentale, rimasta in uso dal 3000 a. C. al 500 d. C., varie tombe e un tempio del periodo moabitico (inizio del I millennio a. C.), resti di edifici nabatei e romani (tra questi ultimi un calidarium e un altro che ha restituito un'iscrizione datata al tempo di Settimio Severo) e infine una chiesa bizantina con abside.
Bibl.: D. Mackenzie, Dibon: the City of King Mesa and of the Moabite Stone, in Palestine Exploration Fund. Quarterly Statement, XLV, 1913, pp. 57-79; F. V. Winnett, Excavations at Dibon in Moab, 1950-51, in Bulletin of the American Schools of Oriental Research, 125, 1952, pp. 7-20; A. D. Tushingham, Excavations at Dibon in Moab, 1952-53, ibidem, 133, 1954, pp. 6-26. Per le vicende storiche cfr. A. D. Tushingham, ibidem, 138, 1955, pp. 29-44; H. Donner, in Mitteilungen des Instituts für Orientforschung, V, 1957, pp. 155-184.