Scrittore ungherese (Kolozsvár 1879 - Budapest 1945), di temperamento esuberante e complesso e di stile espressionista. Il suo romanzo Az elsodort falu ("Il villaggio travolto", 1919) è un'apoteosi della terra magiara e delle forze primitive del contadino da cui l'autore spera la resurrezione. Con questa sua opera e con le altre (Csodálatos élet "Vita miracolosa", 1921; Ölj! "Uccidi!", 1921; Segítség! "Aiuto!", 1925; Tenger és temető "Mare e cimitero", 1926; Karácsony Kolozsvárt "Natale a Kolozsvár", 1932; Miért? "Perché?", 1939) e specialmente con i suoi studî (Az egész látóhatár "L'intero orizzonte", 1939) S. ha esercitato un enorme influsso sulla vita letteraria e sulla opinione pubblica ungherese. Ha scritto inoltre l'autobiografia Életeim ("La mia vita", 2 voll., post., 1965).