Vedi DEXAMENOS dell'anno: 1960 - 1960
DEXAMENOS (Δεξαμενός)
Nome di un centauro raffigurato in uno stàmnos a figure rosse del museo di Napoli nel quale si vede D. barbato che ha afferrato con il braccio sinistro e con le due zampe anteriori Deianira la quale alza il braccio destro invocando aiuto; Eracle con il capo coperto dalla leontè ha afferrato il centauro per il capo e sta vibrando colpi con la clava alzata nella destra; segue a sinistra il re Oineus, padre della fanciulla, vestito di tunica e mantello, che tiene il lungo scettro gigliato nella sinistra e protende il braccio destro verso la scena. Tutti i personaggi sono indicati dal loro nome, tranne Eracle riconoscibile per i suoi attributi. La stessa scena, senza l'indicazione dei personaggi, è rappresentata su uno stàmnos di Londra firmato da Polygnothos.
Nella forma tradizionale del mito il centauro si chiama Eurithion e D. il padre di Deianira, il vecchio re di Oleno. Non potendo, nel caso del vaso di Napoli, pensare a uno scambio delle iscrizioni, dobbiamo pensare a un'altra versione meno nota, in cui il centauro si chiama Dexamenos. Come prova di questo abbiamo una nota dello scoliasta all'inno delico di Callimaco (v. 102) dove si parla dell'eroe D. confondendolo con un centauro dello stesso nome, errore non possibile se non avesse conosciuto un centauro Dexamenos. Il Robert immagina una spiegazione ingegnosa, cioè che esista confusione tra Oleno in Elide e Oleno in Acaia e quest'ultima trovandosi vicina a Calidone, teatro solito dell'impresa di Eracle, abbia avuto un re D. raffigurato dai vicini come un mostro, cioè un centauro. D'altra parte Pausania (viii, 18, 1) parla di una lotta fra un re D. dell'Oleno di Acaia ed Eracle e questo avvalora l'ipotesi del Robert.
Abbiamo anche il ricordo di una commedia intitolata: Κένταυρος ἢ Δεξαμενός (Meineke, Fragm. Com. Gr., p. 619).
Bibl.: Hocherin, in Pauly-Wissowa, V, coll. 283-284, s. v.; Weizsäcker, in Roscher, I, coll. 1000-1001; C. Robert, Sopra i vasi di Polignoto, in Mon. Lincei, IX, 1899, p. 7 ss.; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung, Berlino 1923, vol. III, fig. 520; J. D. Beazley, Red-fig., p. 677, 2; A. Rocco, Un vaso della cerchia del ceramista Polignoto nel Museo Nazionale di Napoli, in rendic. Accademia di Napoli, XXVI, 1951, p. 157 ss.