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determinante citoplasmatico

di Giuseppina Barsacchi - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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determinante citoplasmatico

Giuseppina Barsacchi

Fattore dell’uovo e delle cellule embrionali (per es., proteine e RNA) che può essere distribuito in maniera asimmetrica con la divisione cellulare, influenzando così il differenziamento delle cellule figlie. Durante lo sviluppo embrionale il differenziamento conduce, a partire da cellule uguali tra loro (indifferenziate), alla formazione di tipi cellulari specializzati. La fase di differenziamento terminale, in cui i cambiamenti biochimici e funzionali della cellula sono evidenti, è preceduta da un processo di impegno (commitment) della cellula verso uno specifico destino. Il commitment può essere suddiviso in due stadi: la specificazione, che è una fase labile, e la determinazione, che è irreversibile. Sono state descritte due modalità principali di specificazione: (a) la specificazione autonoma, in cui un blastomero rimosso e isolato dall’embrione a uno stadio precoce di sviluppo darà origine alle stesse cellule e strutture che avrebbe prodotto nell’embrione intero. All’embrione residuo, inoltre, mancheranno solo le strutture formate dal blastomero rimosso. La specificazione autonoma dà luogo a una modalità di sviluppo detta a mosaico, caratteristica di molti invertebrati, quali Molluschi, Anellidi e Tunicati. In questi embrioni, determinanti citoplasmatici (detti anche determinanti morfogenetici), sono localizzati in diverse regioni del citoplasma dell’uovo, e vengono ripartiti in cellule diverse durante le divisioni cellulari. Questi determinanti citoplasmatici specificano il tipo cellulare; (b) la specificazione condizionata dipende, invece, da interazioni fra cellule e dà luogo a un tipo di sviluppo detto regolativo. Se viene rimosso un blastomero da un embrione con sviluppo regolativo, i rimanenti blastomeri alterano il loro destino in modo da rimpiazzare il blastomero mancante: sono cioè in grado di regolarsi. Questo tipo di sviluppo è caratteristico della maggior parte dei Vertebrati.

→ Biologia dello sviluppo

Vedi anche
phylum Nella classificazione zoologica, vasto aggruppamento, che corrisponde a quello che gli zoologi italiani chiamano tipo. blastomeri Cellule in cui si divide l’uovo nel processo di segmentazione e che possono avere la stessa grandezza o dimensioni differenti (macromeri, mesomeri e micromeri), come nella segmentazione totale ineguale. Sperimentalmente si possono separare ( blastotomia). invertebrato Privo di vertebre, cioè di colonna vertebrale. Il termine Invertebrati, che non ha alcun preciso valore sistematico, fu usato per la prima volta da J.-B. de Lamarck (che introdusse anche il termine di Vertebrati) per indicare tutti quei gruppi di animali che non appartengono al subphylum dei Vertebr... mitosi In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule, detto anche cariocinesi. La divisione per mitosi interessa le cellule somatiche e gli stadi immaturi delle cellule germinali (oogoni e spermatogoni). Prima di ogni divisione mitotica, il DNA si duplica e dopo la mitosi in ciascuna delle due ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
Vocabolario
citoplasmàtico
citoplasmatico citoplasmàtico agg. [der. di citoplasma] (pl. m. -ci). – Del citoplasma, che si trova nel citoplasma: organuli c.; filamento o ponte c., il plasmodesma.
determinante
determinante agg. e s. m. e f. [part. pres. di determinare]. – 1. agg. Che determina, cioè provoca direttamente l’avverarsi di un fatto: causa d. (anche s. f.: la d. di un delitto); azione, potere, valore determinante. Per estens., decisivo,...
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