deterioramento mentale
La diminuzione dell’efficienza intellettiva, rilevabile attraverso successive valutazioni o misurazioni. Accanto a un d. m. fisiologico, cioè legato a tutto il normale processo involutivo dell’organismo e all’invecchiamento, esiste un d. m. patologico dovuto a lesioni cerebrali di varia natura (➔ demenza). Un particolare d. m. è quello che si osserva nello schizofrenico a evoluzione cronica, sostenuto dall’appiattimento degli affetti, dall’apatia, dall’apragmatismo. Alcuni test consentono la valutazione del d. mentale. Uno di questi, noto come test di Wechsler-Bellevue, consente il calcolo di un indice del d. mentale. Valutando uno standard di resa in rapporto a capacità mentali proprie del soggetto sano, si considera patologico un d. m. uguale o superiore al 20%. Il d. m. può essere irreversibile o reversibile (in genere quando migliora il quadro clinico in stati di ansia, sindromi depressive, situazioni prolungate di stress).