destro
Presenta un numero piuttosto elevato di occorrenze, esclusive della Commedia, con una sola eccezione per il Convivio e una per le Rime. Si riferisce talvolta a una parte del corpo umano, da contrapporre esplicitamente a quella di sinistra (If XIV 110 'l destro piede [del Veglio di Creta] è terra cotta; XXXI 87 el tenea soccinto / dinanzi l'altro e dietro il braccio destro; Pg XIII 14), oppure a qualcosa " che sta a destra ": If XXXIV 43 la destra [delle tre facce di Lucifero] parea tra bianca e gialla; XXIII 31 S'elli è che sì la destra costa giaccia; Pg XXIX 121 Tre donne... da la destra rota [del carro] / venian danzando (ripreso in Pd XX 128).
La locuzione avverbiale ‛ a destra ' compare solo in If XVIII 71, Pg VII 46 e Pd X 97; negli altri casi, piuttosto numerosi, è sostituita dal sostantivo mano accompagnato dall'aggettivo d.: If IX 132 poi ch'a la man destra si fu vòlto; e così in XVII 118, XVIII 22, XXIII 129, XXVI 110, Pg I 22, XI 49, XII 100 (dove significa più esattamente " dalla parte destra "), XXV 110, Pd XXVII 46, dove la determinazione è più completa: a destra mano d'i nostri successor. Ma ricorrono, nello stesso significato, anche altri sostantivi, talvolta in unione con un possessivo: If XVI 112 ei si volse inver' lo destro lato (e così in Pd XVIII 52 e Rime LXIX 4; analogamente, con canto, in If IX 47 e Pg III 89; parte, in Pd III 110, " alla mia destra "; fianco, in Pg X 26); If XII 97 Chirón si volse in su la destra poppa; XVII 31 scendemmo a la destra mammella; XV 97 in su la gota / destra si volse; Pg XXVI 4 feriami il sole in su l'omero destro; XXXII 16 vidi 'n sul braccio destro esser rivolto / lo glorïoso essercito (ver lo braccio destro anche in Cv III V 15). Da notare che in parecchi casi l'espressione dipende dal verbo ‛ volgersi ' o ‛ rivolgersi '. Più singolari i due passi di Pg XXII 122 Io credo ch'a lo stremo / le destre spalle volger ne convegna, sempre per indicare " andar a destra ", e If XXX 93 li due tapini / che fumman... / giacendo stretti a' tuoi destri confini, " alla tua destra ".
Con significato metaforico ricorre in If XXI 82 (fato destro, " propizio ", " favorevole "), e in Pg XXX 116 questi fu tal... / ch'ogne abito destro [" volto al bene "] / fatto averebbe in lui mirabil prova.
Sostantivato, al femminile, vale " la mano destra " (Pg XIX 81 le vostre destre sien sempre di fori), o semplicemente " mano ", come in Pd VI 26 e XV 6. In Pg XII 133 è possibile sia l'una che l'altra interpretazione. Ma si trova adoperato anche al maschile, secondo un uso già documentato in Brunetto Latini (Tesoretto 2182 " Or si ne va il maestro / per lo camino a destro "): cfr. Pd XV 19 dal corno [della croce] che 'n destro si stende, e Pg XIV 141 in destro feci, e non innanzi, il passo (per la variante indietro a questo verso, cfr. Barbi, Problemi I 249 e Petrocchi, Introduzione 144). In Pd XXXII 124 può intendersi sottinteso il sostantivo ‛ lato ', come vogliono il Lana, il Buti e, tra i moderni, Casini-Barbi; ma è da notare il costrutto diverso da quello della terzina precedente (colui che da sinistra le s'aggiusta [alla Vergine] / è 'l padre... / dal destro vedi quel padre vetusto...), che fa pensare a un uso analogo a quelli già visti (Pd XV 19 e Pg XIV 141), con valore avverbiale: " a destra ".