Mercier, Desire
Pensatore ed ecclesiastico belga (Braine-L’Alleud, Aisne, 1851 - Malines 1926). Sacerdote nel 1857, titolare della nuova cattedra di filosofia tomista nell’univ. di Lovanio (1880), M. vi costituì, con la fondazione (1889) dell’Istituto di filosofia, un centro di studi filosofici che, aperto a più moderni orientamenti, contribuisse a un rinnovamento della filosofia; a questo scopo iniziò anche la pubblicazione della Revue néoscolastique de philosophie (1894) che contribuì validamente alla formazione del neotomismo. Nominato (1906) arcivescovo di Malines, cardinale e primate del Belgio, M. svolse larga attività apostolica; durante la Prima guerra mondiale sostenne coraggiosamente i diritti della popolazione contro l’invasore; attento anche ai problemi sociali, ne promosse lo studio tramite l’Unione internazionale di studi sociali (dalle cui riunioni uscì il Codice sociale di Malines); ma ebbe soprattutto a cuore l’unione degli anglicani con la Chiesa cattolica e a questo fine si fece promotore di incontri («conversazioni di Malines») con lord Ch.L.W. Halifax, peraltro senza esito. Gli scritti principali di M. costituiscono il Cours de philosophie: Logique (ed. definitiva, 1897); Psycologie (1892; trad. it. Psicologia: la vita intellettiva e ragionevole); Critériologie générale (che è l’opera principale e più discussa per l’inserimento di una problematica critica all’interno della gnoseologia tomista, 1899; trad. it. Criteriologia generale o teoria generale della certezza); Métaphysique générale ou ontologie (1902; trad. it. Metafisica generale, o ontologia).