DERMATOLOGIA (XII, p. 648)
La conoscenza della struttura anatomica della pelle in condizioni normali e patologiche resta sempre di fondamentale importanza in dermatologia, ma negli ultimi anni si è andato sempre più accentuando un indirizzo prevalentemente funzionale nello studio della cute, come anche in quello di tutto l'organismo dell'ammalato di pelle.
Accurate ricerche effettuate sui processi del ricambio materiale hanno portato talora a nuove interpretazioni patogenetiche di alcune dermatosi (molto discussa per es., la teoria di O. Grütz e M. Bürger sulla dipendenza della psoriasi da disturbi del ricambio lipidico); è stato approfondito lo studio della circolazione cutanea, che ha permesso tra l'altro una migliore conoscenza delle dermatosi delle estremità; largo sviluppo hanno assunto le esperienze sull'azione delle diverse vitamine, di cui è stata riconosciuta la fondamentale importanza nella genesi di varie malattie che interessano il dermatologo (Vitamina PP nella pellagra e negli eritemi pellagroidi e, in minor grado, in alcune fotodermatosi e stomatiti; vitamina B6 nell'acrodinia e nell'eritrodermia del lattante, ecc.); numerosi infine gli studî sui rapporti tra la cute e le diverse ghiandole endocrine e soprattutto quelli sull'allergia.
Questo indirizzo funzionale ha interesse non soltanto nel campo strettamente dermatologico, ma anche nella fisiopatologia e nella medicina generale, le quali, dallo studio della pelle e dal suo modo di reagire nelle varie condizioni morbose, traggono importanti elementi di valore diagnostico e prognostico (p. es. mediante l'allergo e la patergometria di Von Gröer).
Progressi terapeutici sono stati compiuti in molti campi della dermatologia. Il D.D.T. ha una rapida efficacia contro la pediculosi, mentre è pressoché inattivo nella scabbia. Larga applicazione hanno trovato i sulfamidici, sia per uso interno che per uso esterno, in polveri o pomate, soprattutto nelle dermatosi da piogeni; più recentemente si è fatto ricorso in questi casi anche alla penicillina e ad altri antibiotici. Sempre più largo è l'uso delle vitamine nella pratica dermatologica, non soltanto nelle forme dovute, come la pellagra, ad una vera e propria carenza vitaminica, ma anche in numerose altre dermatosi nelle quali la vitaminoterapia a forti dosi rappresenta un potente mezzo coadiuvante o, più spesso, la cura d'elezione della malattia. È questo il caso della tubercolosi cutanea ed in particolare del lupus volgare, in cui la somministrazione ripetuta e prolungata della vitamina D2 a dosi urto porta a notevolissimi miglioramenti, che giungono fino alla guarigione clinica della malattia.
L'uso dei nuovi mezzi terapeutici ha permesso di migliorare sensibilmente la prognosi di alcune gravi malattie della pelle come le eritrodermie, e favorevoli risultati si sono ottenuti anche in qualche caso di pemfigo volgare. Per le dermatosi tossiche da arsenico buoni risultati si sono ottenuti con l'uso del BAL (v. in questa App.).
Come nelle altre branche della medicina, anche in dermatologia i progressi nella conoscenza e nella tecnica di preparazione degli ormoni hanno portato ad una loro migliore utilizzazione terapeutica; progressi sono stati compiuti pure nel campo immunologico, dove specialmente l'anatossina stafilococcica ha trovato larghe applicazioni.
Nelle dermatosi allergiche e segnatamente nell'urticaria vanno affermandosi i preparati antistaminici (v. in questa App.) sintetici; nei riguardi infine della terapia fisica, utilissimi per efficacia e praticità si sono dimostrati gli apparecchi per irradiazioni Roentgen a distanza ravvicinata (plesioroentgenterapia) con i quali è possibile il trattamento di numerose dermatosi - particolarmente quelle di tipo produttivo - come pure di manifestazioni morbose a carico delle mucose visibili.
Bibl.: Monografie e trattati di dermatologia: P.L. Bosellini, La Dermatologia nei suoi rapporti con la medicina interna, Milano 1921; M. Comel, Fisiologia normale e patologica della cute umana, Milano 1933; L. Ciarrocchi, Plesioterapia in dermatologia, Roma 1948; I. Darier e coll., Précis de dermatologie, Parigi 1947; id., Nouvelle pratique dermatologique, Parigi 1936; J. Jadassohn, Handbuch der Haut- und Geschlechtskrankeiten, Berlino 1927-31; M. Monacelli, La Leishmaniosi cutanea in Italia, Roma 1934; F. Radaeli, Malattie cutanee, Milano 1934. - Periodici di dermatologia: Annali italiani di dermatologia e sifilografia (Napoli); Archiv für Derm. und Syph., fino al 1943 (Berlino); Archives of Dermat. and Syphil, Chicago; Archivio italiano di dermat. sifil. e vener., Bologna; British Journal of Dermat. and Syph., Londra; Bulletin de la soc. franç. de Dermat. et Syph., Parigi; Giornale ital. di derm. e sifil., Milano; Zentralblatt für Dermat. u. Syphil., fino al 1943, Berlino.