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derivata parziale

Enciclopedia della Matematica (2013)
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derivata parziale


derivata parziale nozione che generalizza al caso di funzioni di più variabili la usuale definizione di derivata. La derivata parziale di una funzione ƒ(x1, x2, ..., xn) rispetto alla variabile xk è la derivata che si ottiene considerando fissate tutte le altre variabili e calcolando il limite del rapporto incrementale rispetto alla variabile considerata:

formula

Oltre al simbolo indicato, per la derivata parziale rispetto, per esempio, a x si usano anche le notazioni ƒx e Dx ƒ. Le regole di calcolo per le derivate parziali sono identiche a quelle per le derivate in una sola variabile, essendo sufficiente considerare le altre variabili come parametri (→ derivazione). Lʼesistenza delle derivate parziali è condizione necessaria ma non sufficiente per lʼesistenza del differenziale, e anzi non implica neppure la continuità della funzione, come mostra lʼesempio della funzione ƒ(x, y) così definita per casi:

formula

Infatti si ha: ƒx(0, 0) = ƒy(0, 0) = 0 e, quindi, le derivate parziali esistono in (0, 0) ma

formula

e pertanto ƒ non è continua in (0, 0).

Si possono considerare derivate parziali di ordine superiore, ponendo

formula

Le derivate successive rispetto alla stessa variabile si dicono pure, quelle che coinvolgono variabili diverse miste. Esse si indicano in uno dei modi seguenti (nel caso di derivate parziali seconde):

formula

Le derivate seconde, a priori, dovrebbero essere n2 (n per ciascuna delle n derivate prime), ma se sono continue si riducono a n(n + 1)/2 essendo

formula

per il teorema di → Schwarz; questo teorema stabilisce lʼinvertibilità dellʼordine di derivazione e assicura, sotto ipotesi abbastanza generali, la possibilità di eseguire le derivate senza badare allʼordine con cui sono prese in considerazione di volta in volta le variabili, così riducendo il numero di derivate successive effettivamente distinte tra loro. Analogamente avviene per le derivate successive, che, se continue, non dipendono dallʼordine con cui sono valutate.

Vedi anche
anàlisi infinitesimale (o càlcolo) Parte della matematica (detta anche semplicemente analisi matematica) i cui metodi e sviluppi sono fondati sull'operazione di passaggio al limite. Suoi iniziatori sono considerati nel 17° sec. I. Newton e G.W. Leibniz, tuttavia ha avuto il suo sviluppo solo in seguito alla definizione rigorosa ... applicazione Matematica Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di P corrisponde un ben determinato elemento di Q, mentre un elemento ... ottimizzazione In matematica applicata, e in particolare nella teoria delle decisioni, problemi di o., le questioni attinenti alla ricerca dei criteri di scelta tra diverse opzioni o di determinazione del valore di particolari parametri, di solito riconducibile alla ricerca del massimo o del minimo di funzioni che ... Vito Voltèrra Matematico italiano (Ancona 1860 - Roma 1940). Docente a Roma, nel 1931, non avendo giurato la fedeltà al regime fascista, fu costretto a dimettersi dall'insegnamento. V. ottenne risultati fondamentali nel campo delle equazioni a derivate parziali, della fisica matematica, delle equazioni integrali (equazioni ...
Tag
  • RAPPORTO INCREMENTALE
  • TEOREMA DI → SCHWARZ
  • DERIVATE PARZIALI
Vocabolario
derivata
derivata s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo...
parziale
parziale agg. [dal lat. tardo partialis, der. di pars partis «parte»]. – 1. a. Che si riferisce solo a una parte, o che costituisce una parte, o si fa solo in parte e sim. (di solito in contrapp. a totale): un’eclissi p. di sole, di luna;...
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