Teologo ed erudito gesuita (Orléans 1583 - Parigi 1652). A diciannove anni prof. di filosofia nell'università di Bourges, successivamente di retorica a Reims e a La Flèche, di teologia a Parigi (Collegio Clermont). Dopo aver curato edizioni e traduzioni di scrittori greci cristiani dei primi secoli, pubblicò due grandi opere cronologiche (De doctrina temporum, 1627; Rationarium temporum, 1633-34) completate dalle note Tabulae chronologicae (1628), e intervenne nella polemica giansenista contro Giansenio (De libero arbitrio e De pelagianorum et semipelagianorum haeresi, 1643) e Arnauld, conducendo la sua confutazione su una larga indagine storica. Per il metodo "positivo", che fondava lo studio della teologia sulla scrittura e sulla tradizione ecclesiastica, è molto importante l'opera sua teologica maggiore: Dogmata theologica (5 voll., 1644-1655). Di larga cultura umanistica, P. è anche autore di poesie, lettere, discorsi, ecc.