DENTICE
Famiglia orignaria di Amalfi, che un'antica tradizione vanta discendente da Sergio, conte della repubblica amalfitana. Dal sec. XIII la si ritrova elencata tra i feudatarî del regno. Trasferita a Sorrento, fu accolta nel patriziato sorrentino; e, finalmente, stabilitasi a Napoli, venne aggregata al seggio di Capuana e iscritta nel libro d'oro della nobiltà napoletana. Si distinse, poi, in due rami: i Dentice del Pesce (ora Dentice Massarenghi principi di Frasso) restarono nel seggio di Capuana; quelli delle Stelle (poi duchi d'Accadia) passarono, per converso, al sedile di Nido. Dopo aver partecipato attivamente alle varie lotte di successione nel Napoletano, i Dentice si acconciarono alla vita nobiliare napoletana del viceregno; talché, dal secolo XVII, ottennero diversi titoli principeschi: di Crucoli (1635), di San Vito (1653) e, finalmente (1720), di Frasso. Vantano una folta schiera di uomini illustri, fra cui parecchi vescovi: un Giovanni fu cavaliere di Carlo I d'Angiò; Pietro e Luigi, militi e giustizieri; Antonio, castellano (1441) di Lucera; Placido principe di Frasso, reggente (1730) del Collaterale.
Bibl.: Fr. Bonazzi, Famiglie nobili e titolate del Napoletano, Napoli 1902, pp. 92-94; Spreti, II, 610-611; L. Dentice di Frasso, Storia di casa Dentice, Roma 1934, passim.