AFFRE, Denis Auguste
Nato il 27 settembre 1793 a Saint-Rome, nel dipartimento del Tarn (Francia Meridionale). Educato nel seminario di San Sulpizio ed entrato in quella congregazione, insegnò filosofia a Nantes. Scrisse intorno all'amministrazione delle parrocchie e ai beni ecclesiastici, polemizzando inoltre con lo Champollion nell'Essai sur les hiéroglyphes égyptiens, pubblicato nel 1834. Dopo essere stato vicario generale in diocesi di provincia, fu prescelto come uno dei tre vicarî capitolari dell'archidiocesi parigina, rimasta vacante alla morte del battagliero monsignor de Quélen. Nel 1840, fu nominato arcivescovo di Parigi, suscitando vivaci dibattiti nel clero, allora profondamente diviso dalla lotta tra legittimisti ed orleanisti, e assorto nella campagna per la libertà d'insegnamento. L'arcivescovo combatté l'eclettismo, allora in favore, nella sua Introduction philosophique à l'étude du christianisme (Parigi 1844). Caduto il re Luigi Filippo nel febbraio 1848, e culminando i tumulti parigini nell'insurrezione del giugno, l'A. volle fare un eroico tentativo di arrestare la guerra civile. Ottenuta a stento dal generale Cavaignac, comandante delle truppe regolari, la sospensione del fuoco, s'inoltrò fra gl'insorti sulla barricata che chiudeva il sobborgo di Saint-Antoine. Ma qui, dopo le prime parole di esortazione, fu mortalrnente ferito da una fucilata, che fu detta sparata per equivoco. Trasportato nel suo palazzo, vi morì il 27 giugno 1848. La sua fine, che affrettò la pacificazione degli animi, produsse grande emozione anche in Italia, e fu ricordata da Giosuè Carducci nel carme La Sagra di Enrico V.
Bibl.: P. M. Cruice, Vie de D. A. Affre, Parigi 1849; Ph. I. Boistel d'Exauvillez, Vie de Mgr. Affre, Parigi 1849; E. Castan, Histoire de la vie et de la mort de Mgr. Affre, Pigiar 1885; Alazard, D.-A. Affre archevéque de Paris, Parigi 1905.