• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Democrito di Abdera

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

Democrito di Abdera Filosofo (Abdera, Tracia, tra il 470 e il 457 a.C


ivi, forse tra il 360 e il 350 a.C.).

La vita e le opere

Secondo le testimonianze meno incerte della tradizione che lo riguarda, D. compì lunghi viaggi in Oriente: forse si trattenne in Egitto, poi, ritornato ad Abdera (vi sarebbe morto a 109 anni), iniziò la sua attività scientifica di insegnante e di scrittore. Dedicò la sua vita alle ricerche scientifiche, facendo oggetto dei suoi studi sia il mondo della natura sia quello umano, e precorrendo Aristotele nell’ampiezza degli interessi scientifici, nell’amore della ricerca empirica e nell’estensione della produzione letteraria. Diogene Laerzio ha trasmesso un catalogo degli scritti democritei che, in ultima istanza, risale a Callimaco, il quale li divide in gran parte in tetralogie, ordinamento attribuito a Trasillo, ma con origini più antiche. Dei numerosi scritti, di etica, matematica, letteratura e musica, sono pervenuti soltanto circa trecento frammenti.

L’atomismo

Discepolo di Leucippo, D. ne ha sviluppato rigorosamente la concezione atomistica, abbandonando però il grossolano empirismo fisico del maestro e mirando a una spiegazione metafisica della realtà. Il monismo eleatico rappresentato da Parmenide era giunto, a causa del suo razionalismo, a condannare come privi di realtà lo spazio vuoto, la molteplicità, il movimento, il mutamento, la genesi e la distruzione, il divenire in generale; in tal modo tutto il mondo dell’esperienza sensibile era ridotto a un tessuto di parvenze. Contro il monismo di Parmenide, gli atomisti tentano di dar ragione dei mutamenti delle cose senza ricorrere ai processi di genesi e di distruzione, ossia valendosi del concetto del movimento spaziale di realtà molteplici. I reali, che con i loro raggruppamenti costituiscono tutte le cose concrete, devono essere indivisibili (atomi): infatti, se l’essere è divisibile, e non si pone un termine a tale divisibilità, esso si ridurrebbe al nulla. Gli atomi risultano indivisibili non per la loro estrema piccolezza, ma perché non contengono vuoto. Essi, inoltre, sono idealmente divisibili, ma non fisicamente, dal momento che sono duri, solidi, quindi impenetrabili. In virtù della loro indivisibilità, gli atomi si avvicinano all’Essere di Parmenide, di cui possiedono anche gli altri caratteri essenziali: sono infatti ingenerati, imperituri, immutabili e privi di qualità sensibili. Se tutti gli atomi hanno una stessa natura, affinché costituiscano una pluralità, occorre che siano moltiplicati e frammentati dal vuoto che l’eleatismo aveva identificato con il Non-essere. Il Non-essere esiste non meno dell’Essere e insieme, Essere (il pieno) e Non-essere (il vuoto), costituiscono i due principi di tutte le cose. Poiché l’essere è una pluralità in forza del Non-essere, ossia del vuoto, gli atomi possono distinguersi tra loro soltanto per le differenze che il vuoto può produrre nel pieno, ossia per le loro proprietà spaziali, geometriche: la figura, l’ordinamento e la posizione. Attraverso i raggruppamenti degli atomi si formano tutte le cose, che si dissolvono a causa delle loro divisioni. Per dare ragione di tali processi, ai quali si riduce ogni apparenza di genesi e di distruzione, è necessario ammettere il movimento spaziale che gli eleati negavano perché implicante il vuoto. D. concepisce il movimento in modo rigidamente meccanico: il pieno, quando si trova nel vuoto, continua nel suo movimento ingenerato ed eterno, del quale non si deve chiedere ragione proprio perché esso è primitivo ed è sempre avvenuto. Gli atomi, che sono infiniti, muovendosi in tutte le direzioni nel vuoto, anch’esso infinito, si incontrano, dando origine a un movimento vorticoso che determina raggruppamenti di elementi simili per qualità geometriche. In tal modo si formano i cosiddetti elementi (fuoco, aria, acqua, terra), le sostanze complesse e i mondi, che sono infiniti perché tali sono lo spazio e gli atomi. Il principio di vita è l’anima, che è incorporea perché risulta di atomi di fuoco, sottili, lisci, sferici, mobilissimi, capaci di attraversare e di muovere ogni cosa, anche il corpo. L’anima è diffusa in tutto l’organismo ed è mortale perché si dissolve con il corpo.

La gnoseologia

Identificando l’essere con il corpo, D. riconduce tutti i processi conoscitivi, sia percettivi sia intellettuali, a movimenti spaziali di atomi corporei. Per interpretare le percezioni D. si avvale della teoria degli eidola o immaginette. La sensazione avviene quando effluvi di atomi (gli eidola) incontrano pori appropriati a loro. Gli eidola, come motori esterni, determinano il movimento dell’anima e quindi dal senso dipende il pensie- ro, anch’esso moto atomico. Le mutevoli qualità sensibili, tuttavia, non possiedono oggettività, il mondo del divenire e del mutamento esiste come apparenza; l’unica vera realtà oggettiva è costituita dal vuoto e dagli atomi. Le qualità sensibili delle cose, che mostrano differenze qualitative e mutamenti, esistono non in natura ma per convenzione, ossia hanno esistenza soggettiva in quanto relative ai sensi percepenti. La conoscenza oggettiva è quella razionale, che è diretta alle esigenze del pensiero e permette di penetrare nell’intima natura della realtà.

L’etica

Il pensiero etico di D. presenta lo stesso carattere razionalistico proprio della gnoseologia. Secondo D. la felicità dipende dalla conoscenza del bene, l’ignoranza del bene costituisce il principio delle colpe. La condizione più importante della felicità umana è la saggezza pratica o prudenza, la ragione educata ed esercitata. Il bene e il vero sono comuni a tutti gli uomini, pertanto l’intelletto deve stabilire che cosa sia il bene, ossia deve fissare le condizioni da cui dipende la felicità umana, le quali devono essere interne all’anima, perché in essa risiedono la felicità e l’infelicità. La felicità risiede pertanto nella salda, sicura letizia dell’anima, che è misura e armonia. Il saggio non persegue i piaceri corporei, i beni esteriori, l’utilità materiale, ma è diretto dalle norme della propria ragione e si astiene dalle colpe per dovere, non per timore delle leggi, anche se esse risultano necessarie perché sia garantita la stabilità e il buon ordinamento dello Stato.

Vedi anche
atomismo Concezione metafisica secondo la quale la realtà è composta di atomi, cioè di particelle indivisibili eternamente in movimento, le quali - aggregandosi e disaggregandosi - danno origine ai differenti corpi e al loro divenire (nascita e morte). Introdotto nell'antichità da Leucippo e Democrito, l'atomismo ... Leucippo 1. Colonizzatore acheo di Metaponto. 2. Pensatore greco (5º sec. a. C.), fondatore della scuola atomistica. Non abbiamo documenti espliciti circa la sua personalità e dottrina, essendo stata questa così assorbita dal più vasto sistema di Democrito d'Abdera, suo discepolo, che già nella scuola epicurea ... materia La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma. fisica La materia si presenta sotto specie estremamente diverse; ma quali che siano le apparenze, anche se della più grande compattezza, ... Aristòtele Aristòtele (o Aristòtile; gr. ᾿Αριστοτέλης, lat. Aristotĕles, nel Medioevo latino Aristotĭles). - Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia ...
Indice
  • 1 La vita e le opere
  • 2 L’atomismo
  • 3 La gnoseologia
  • 4 L’etica
Tag
  • DIOGENE LAERZIO
  • RAZIONALISMO
  • GNOSEOLOGIA
  • ARISTOTELE
  • METAFISICA
Altri risultati per Democrito di Abdera
  • Demòcrito di Abdera
    Enciclopedia on line
    Filosofo greco (Abdera, Tracia, tra il 470 e il 457 a. C. - ivi, forse tra il 360 e il 350 a. C.). Discepolo di Leucippo, ha elaborato una concezione materialistica della realtà, la quale è vista come materia in movimento (permesso dal vuoto). Vita I dati meno incerti della tradizione che lo riguarda ...
  • Democrito
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Giorgio Stabile Filosofo greco, nato ad Abdera, vissuto tra il V e il IV sec. a.C., è considerato insieme con Leucippo uno dei fondatori della dottrina atomistica, secondo la quale la realtà è costituita da un numero infinito di elementi corporei finiti e indivisibili (atomi), dotati di moto, grandezza ...
  • DEMOCRITO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) sia su quella della morte. Infatti è certo che D. visse lungamente, ma s'ignora a quale età morisse; ...
Vocabolario
abderita
abderita agg. e s. m. e f. [dal lat. Abderita o Abderites, gr.᾿Αβδηρίτης] (pl. m. -i). – Di Abdera, antica città della Tracia; abitante o nativo di Abdera. Presso i Greci e i Romani fu anche titolo ingiurioso, per la fama di sciocchi e...
demòcrate
democrate demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali