demielinizzazione
Degenerazione delle guaine mieliniche dei nervi dell’SNC o periferici, che possono alterarsi per molteplici cause: malattie autoimmuni, patologie primarie delle cellule della glia o di Schwann, alterazioni del metabolismo della mielina (stati tossici, carenziali e dismetabolici, neuropatie) o lesioni degli assoni. Nei nervi periferici, la d. segmentaria è quella che interessa focalmente, a segmenti, la guaina mielinica, senza alterazioni dell’assone e con la conservazione di mielina alle estremità: le lipoproteine complesse di origine mielinica che derivano da questa d. segmentaria sono trasformate dai magrofagi in grassi neutri ed esteri del colesterolo, poi trasportati dall’interstizio al torrente circolatorio. La d. che si verifica in molte lesioni dei nervi periferici è la degenerazione walleriana, che coinvolge invece anche l’assone: tale tipo di d. è detta anche dying forward (lett. dall’ingl. «morte in avanti»), perché il nervo degenera progressivamente dal danno assonale in avanti; è accompagnata da cromolisi. La d. assonale è infine quella causata da una malattia dell’assone che ne provoca l’interruzione e si verifica distalmente o prossimalmente all’interruzione stessa (dying back, «morte indietro»). Sia la degenerazione walleriana che la d. assonale sono spiegabili con il fatto che il trasporto di organuli nutritivi e di neurotrasmettitori nei due sensi (dall’assone terminale alla cellula e viceversa, con segnali trofici) viene interrotto. Le d. che coinvolgono gli assoni mostrano blocchi mielinici di varia forma, che contengono frammenti di assoni (camere di digestione di Cajal).
La distruzione delle cellule delle corna anteriori del midollo spinale (malattia del motoneurone) e quella delle fibre motorie nel loro tratto prossimale, provocano una d. di tipo degenerazione walleriana del nervo periferico, mentre, se la lesione interessa le radici posteriori, si assiste ad analoga d. delle colonne posteriori del midollo; la d. procede quindi in senso distale al punto di lesione. La recisione o lo sfrangiamento di un nervo periferico provoca d. che può durare molto a lungo (finché non rigenerano filamenti assonici per ristabilire la continuità).