DEMETRIO
. Filosofo cinico, vissuto a Roma durante il regno di Caligola, di Nerone e di Vespasiano. Ostile alla monarchia imperiale, fu condannato da Vespasiano a una relegatio in insulam. Del suo pensiero abbiamo notizia attraverso il suo contemporaneo e amico Seneca, che più volte ne loda l'eloquenza e il disprezzo per i beni materiali. Nel cinismo di D. torna infatti vigorosamente a valere l'antico ideale antiedonistico del πόνος della sofferenza: vita senza avversità è per lui vita senza valore. Ma a questo schietto motivo cinico dell'indifferente sopportazione del dolore si accompagna in D. un notevole elemento stoico, nella concezione dell'ordinamento provvidenziale dell'universo e della necessaria accettazione della sua legge: cinismo e stoicismo sono in lui fusi, come in Epitteto, in una concezione intonata religiosamente.
Bibl.: La fonte più importante è Seneca: v. E. Zeller, Die Philosophie der Griechen, III, i, 5ª ed., pp. 794-96 e H. v. Arnim, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, coll. 2843-44.