DELTA PADANO
. Con questa espressione si indica l'apparato deltizio del Po, che appartiene come territorio amministrativo alle province di Ferrara e di Rovigo (circa 400 km2). Nel senso più limitato l'apparato è formato dai depositi compresi tra i rami più settentrionali del Po di Tramontana e del Po di Levante e quelli più a mezzogiorno del Po di Goro. Tale accezione, di ordine idrografico, si contrappone a quella di recente usata in relazione alle alluvioni e a fenomeni di rapidi movimenti del terreno in senso verticale; in tal senso la zona del delta si estende dalle foci del Brenta a nord a quelle del Reno a sud, anche perché questo fiume fu un tempo tributario del Po. La sistemazione attuale del vero e proprio delta e il suo rapido avanzamento in mare si sono tuttavia avuti negli ultimi quattro secoli, e soprattutto nel sec. 19° (v. po, XXVII, p. 572). La sistemazione naturale del delta, frutto dell'equilibrio tra l'azione di deposito del fiume e quella del mare, è stata negli ultimi decennî notevolmente modificata dall'uomo per due ragioni essenziali: anzitutto l'opera di bonifica e di trasformazione di valli e lagune in aree adibite a colture, specialmente cereali e barbabietole, che ha portato alla costituzione del Consorzio del delta padano, cui devesi una serie di piani di canalizzazione per garantire il deflusso, di impianti idrovori per la discarica delle acque dalle aree sotto il livello medio del mare e di potenti arginature a mare (es. Isola Camerini) per la difesa esterna. Un secondo aspetto di trasformazione del delta è quello dovuto alla perforazione di numerosi pozzi per l'estrazione di metano, di cui il sottosuolo è assai ricco. Tale massiccio intervento dell'uomo ha contribuito ad una profonda trasformazione della zona deltizia con conseguente forte aumento della popolazione e miglioramento del suo insediamento. In relazione a tali fatti il problema della difesa di tali opere umane dalle acque del fiume nei momenti di piene eccezionali è divenuto sempre più pressante, specialmente dopo l'alluvione del 1951, tanto da arrivare, non solo per questo, alla recente trasformazione dell'Ufficio del Genio Civile del Po in Magistrato del Po con sede in Parma, ente che coordina i servizî del Ministero dei LL. PP. lungo il fiume. Il problema più recente è quello rivelatosi da qualche anno a causa di un progressivo aumento di velocità di abbassamento di alcune zone del delta tra Contarina e Ca' Tiepolo, per le quali si è verificato un abbassamento che ha raggiunto un'intensità massima nella zona precitata fino a 30 centimetri all'anno per il periodo 1951-57. Sulle cause i pareri sono molti e in parte discordi e solo le accurate ricerche in corso potranno forse dare parziale spiegazione.
Il litorale del delta. - Le spiagge padane sono formate dal materiale solido scaricato attraverso le bocche del fiume e successivamente ridistribuito dal mare: da ciò la loro caratteristica di tendere ad assumere un profilo leggermente concavo con pendenze assai piccole in funzione alla granulometria dei materiali che le costituiscono. In relazione al materiale costitutivo della spiaggia e all'intensità dei moti del mare, la linea neutra si stabilisce a una distanza di circa 15 km dalla battigia e con profondità da 25 a 30 metri.
L'incremento di volume delle spiagge del delta padano corrisponde abbastanza bene, secondo il Visentini, alla quantità di materiale solido convogliato dal Po, sicché si dovrebbe concludere che praticamente tutto l'apporto solido contribuisce all'incremento della spiaggia tra la linea di battigia e la linea neutra. Dagli studî eseguiti dal Magistrato del Po non sembra che il regime dei venti e le sue eventuali variazioni possano aver avuto influenza sulla variazione del delta padano nel periodo considerato, sicché tali variazioni sembrerebbero dipendere esclusivamente da fenomeni di dinamica fluviale, solo in parte alterati dall'azione dell'uomo che con le proprie opere tende in genere a consolidare le situazioni di fatto esistenti, dimenticando spesso che un fiume come il Po ha bisogno, entro certi limiti, di potersi evolvere liberamente.