Della Scala
Famiglia signorile di Verona, di origine oscura, che ebbe parte nel comune con un Balduino, console nel 1147. Aderente dapprima al partito dei Monticoli e Quattroventi, molti membri di essa furono fatti giustiziare da Ezzelino da Romano, il quale invece accordò il suo favore al ramo che sembra risalire a un Lonardino, e al quale apparteneva Mastino I (m. 1277), podestà di Verona nel 1259. Questi, morto Ezzelino, divenne di fatto padrone della città e in seguito con suo fratello Alberto I (m. 1301) ebbe ufficialmente inizio la signoria scaligera (1277). Da Alberto I, oltre al figlio naturale Giuseppe, abate di S. Zeno, nacquero Bartolomeo I (m. 1304), Alboino, Cangrande I; da Alboino, Alberto II (m. 1352) e Mastino II, mentre gli altri due fratelli ebbero solo figli naturali. Da Mastino II nacquero Cangrande II (m. 1359), Paolo Alboino e Cansignorio (m. 1375)), oltre ai figli naturali Fregnano, che fece ribellare Verona nel 1354, e Pietro, vescovo di Verona e di Lodi. Cansignorio lasciò due figli naturali che gli successero nella signoria, Bartolomeo II (m. 1381) e Antonio I (m. 1388). Di Cangrande II rimase il figlio naturale Guglielmo, che nel 1404 riprese Verona, ma morì poco dopo. La stirpe fu continuata dai figli di Guglielmo, Brunoro (m. Vienna 1434) e Paolo, stabilitosi in Baviera, la cui discendenza maschile si estinse nel 1598.