CANTIMORI, Delio
Storico, nato a Russi (Ravenna) il 30 agosto 1904; prof. univ. dal 1939, ha insegnato all'univ. di Messina e in quella di Pisa; dal 1951 insegna storia moderna all'univ. di Firenze.
Studioso del Rinascimento e del mondo religioso ed europeo del '500, ha rivolto la sua attività a discussioni metodologiche sul concetto di periodizzazione e al rapporto tra le esigenze critico-speculative della cultura rinascimentale e l'opera e gli atteggiamenti degli "eretici" italiani del '500 (B. Ochino, uomo del Rinascimento e riformatore, in Annali d. Scuola normale superiore di Pisa, 1929). Agli "eretici" italiani, intesi quali libere individualità religiose al di fuori e spesso contro ogni organizzazione o confessione nata dal moto della Riforma (luterana, calvinista, ecc.) ha dedicato, dopo una serie di saggi e la raccolta di testi, in collaborazione con E. Feist, Per la storia degli eretici italiani del sec. XVI, Roma 1937, il fondamentale Eretici italiani del '500, Firenze 1939 (trad. ted. di W. Kaegi, Basilea 1949). Uno sviluppo concettuale dei temi precedenti rappresentano le indagini sugli Utopisti e riformatori italiani del Settecento, Firenze 1943. Più recentemente il C. ha ripreso e approfondito i temi del pensiero del Rinascimento e dell'"eresia" cinquecentesca, in una serie di importanti saggi (ora raccolti in Studi di storia, Torino 1959), di prefazioni (alla Riforma protestante, Torino 1957, e al Lutero, Torino 1960, di R. H. Bainton), riproponendo nel Profilo di una storia ereticale italiana del '500, Bari 1960, il problema dell'eresia nel più vasto quadro della storia religiosa italiana del '500.