delezione
Mutazione cromosomica rappresentata dalla mancanza di un segmento in uno dei cromosomi omologhi che fanno parte di un cariotipo. Allo stato eterozigote, la d. ha come effetto genetico la pseudodominanza; questa consiste nella manifestazione del gene recessivo, rimasto senza il corrispondente allele dominante (che in condizioni normali maschera il recessivo), perduto in seguito alla d. di parte del cromosoma. D. di questo tipo possono essere compatibili con la vita; allo stato omozigote le d. sono letali. Numerose malattie genetiche sono dovute a d. cromosomiche, che hanno come conseguenza l’assenza o la modificazione di una o più proteine, spesso enzimi, con conseguenze anche gravi di ordine metabolico. Le malattie dovute a una d. sono spesso denominate con il numero del cromosoma interessato, seguito da una lettera che indica il braccio del cromosoma colpito, corto (p) o lungo (q). Così, per es., la sindrome di Lejeune (o del cri-du-chat), è detta anche sindrome 5p, e la sindrome di de Grouchy è una monosomia 18p. È possibile individuare d. cromosomiche, anche piccole, per mezzo di indagini citogenetiche, come per es. la FISH.