DEL MEDIGO, Yōsēf Shĕlōmōh (Giuseppe Salomone)
Medico, filosofo e matematico ebreo. Nacque in Candia il 16 giugno 1591, studiò all'università di Padova, ove ebbe a maestro tra gli altri Galileo. Dopo la laurea tornò per breve tempo in patria, e poi andò vagando per varî paesi d'Oriente e d'Europa, occupandosi alternativamente come maestro, come medico o come rabbino. Morì a Praga il 16 ottobre 1655. Scrisse: 1. Ēlīm (il titolo è tratto da Esodo, XV, 27), soluzione di 12 quesiti e discussione di 70 dubbî su argomenti di filosofia, di matematica e di scienze naturali, proposti dal caraita Zeraḥ ben Nāthān; 2. Ta‛ălūmōth Ḥokmāh, apparente difesa della Qabbālāh contro la critica filosofica; 3. un'epistola bibliografica allo stesso Zeraḥ ben Nāthān. Altre opere sue a cui egli rinvia o non furono scritte o sono perdute. Il suo indirizzo è quello di una critica dell'aristotelismo sulla base della moderna scienza naturale. Il suo timore di apparire eretico lo indusse a simulazioni che lasciano spesso incerti sul suo vero pensiero.
Ediz. dell'Ēlīm: Amsterdam 1629; estratti del Ta‛ălūmōth Ḥokmāh pubbl. da Shĕmū'ēl Ashkĕnāzī, Basilea 1629-31; l'epistola a Zeraḥ ben Nāthān pubbl. a Eupatoria 1834 e poi con traduz. tedesca da A. Geiger, Mĕlō Hofnayim, Berlino 1839.
Bibl.: Geiger, Nachgelassene Schriften, III, pp. 1-33; Heilbronn, Die mathem. und naturwissenschaftl. Anschauungen des J. S. M. dargestellt nach seinem Sefer Elim, Erlangen 1913.