DEINON (Dinon)
Bronzista greco, attivo in Argo all'inizio del IV sec. a. C., noto solamente da una citazione di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 50) che lo menziona insieme ad altri artisti come allievo di Policleto, ponendo la sua acmè all'Olimpiade 95 (400-397 a. C.). Generalmente si pensa che il nome sia una forma abbreviata per Deinomenes (v.), e che Plinio copiando da due diverse fonti, non si sia accorto dell'identità dei due nomi, e quindi abbia ripetuto entrambe le forme, creando così due artisti. Alcuni codici presentano poi la forma Phrynon.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., I, Stoccarda 1889, p. 276-7; M. Collignon, Hist. de la Sculpt. gr., II, Parigi 1897, p. 164; C. Robert, in Pauly-Wissowa, IV, 1903, c. 2395, s. v. e ib., c. 2394, s. v. Deinomenes; W. Amelung, in Thieme-Becker, VIII, 1913, p. 564, s. v.; Ch. Picard, Manuel, II, Parigi 1939, p. 645, nota 5 e p. 658; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 217.