dehubbing
(de-hubbing), s. m. inv. Processo di ristrutturazione delle linee aeree che ridimensiona progressivamente il ruolo fondamentale di raccordo svolto da alcuni scali.
• Sea, la società che gestisce gli scali aeroportuali milanesi, ha chiuso il 2007 con un utile netto di 34,5 milioni di euro, in linea con l’anno precedente. Il risultato, sottolinea la società, è stato influenzato dalle svalutazioni degli investimenti in infrastrutture, conseguenza della decisione di Alitalia di abbandonare l’hub di Malpensa. Senza considerare tali svalutazioni, l’utile consolidato sarebbe pari a 64,4 milioni (+86,7%). In altri termini, il processo di de-hubbing attuato da Alitalia a Malpensa ha inciso per circa 30 milioni sui profitti di Sea. (Avvenire, 29 aprile 2008, p. 13, Oggi Italia) • Dati alla mano, nonostante il dehubbing, Malpensa è tornata a crescere: più 2,9 per cento di passeggeri nei primi quattro mesi dell’anno, più 7,9 per cento ad aprile rispetto allo stesso periodo del 2013. (Ilaria Carra, Repubblica, 8 maggio 2014, p. 1, Prima pagina) • Quante (e quali) sono le destinazioni oggi raggiungibili, soprattutto rispetto al picco negativo toccato nella stagione 2007/08, quella del dehubbing, l’addio di Alitalia allo scalo varesino di Malpensa? (Alessandro Luongo, Corriere della sera, 12 luglio 2017, Cronaca di Milano, p. 11).
- Dall’ingl. dehubbing.