degrillizzato
agg. Sottratto all’influenza di Beppe Grillo.
• Sul fronte ex-dissidenti, invece, da registrare l’incontro romano tra Francesco Campanella e Giovanni Favia. «Vorremmo costruire un Movimento degrillizzato, fuori e dentro il Parlamento» (Emanuele Buzzi, Corriere della sera, 12 marzo 2014, p. 11, Primo Piano) • Ma per la nascita del movimento «degrillizzato» servono ancora tempo e soldati. (Luca De Carolis, Fatto Quotidiano, 21 marzo 2014, p. 10) • La vecchia volpe si chiama Clemente Mastella, e guarda caso da un paio di settimane fa il sindaco di Benevento. Per il centrodestra, naturalmente. Eh già, forse a mente fredda dovremmo smetterla di ripetere come pappagalli che gli elettori hanno premiato «i volti giovani» e guardarlo un po’ più in profondità un voto che non è stato solo il trionfo delle «ragazze» grilline. Aiuterebbe il Pd ad esempio, nella sua prossima direzione, fare un’analisi un po’ più seria. L’«Italia di mezzo», a guardarla bene, dice più cose di quattro o cinque grandi città. E se è certamente vero che dal voto esce chiaro il segnale di una crisi del Pd iperrenzizzato da un lato e dell’inizio degli esami di maturità per un Movimento 5 stelle almeno parzialmente degrillizzato dall’altro, nessuno dovrebbe dimenticare l’esistenza di un terzo incomodo da non sottovalutare. (Chiara Geloni, Piccolo, 4 luglio 2016, p. 10).
- Derivato dal nome proprio (Beppe) Grillo con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato.