defalchizzare
v. tr. Contrastare all’interno di un partito politico i falchi, i sostenitori dell’orientamento più drastico e intransigente.
• [Fabrizio] Cicchitto ha parlato di «defalchizzazione», liberazione dai «falchi», gli estremisti: «Il Pdl va defalchizzato e non deberlusconizzato. Bisogna dare ad [Angelino] Alfano la possibilità di costruire un grande partito moderato, riformista e garantista». (Andrea Garibaldi, Corriere della sera, 5 ottobre 2013, p. 6, Primo Piano) • ad agitare il Pdl è anche e soprattuto l’offensiva di Angelino Alfano volta a «defalchizzare» il suo partito prima che si arrivi ad una scissione. L’obiettivo del segretario e vicepremier è quello di avere il “controllo” di tutto il partito e di togliersi dai piedi o rendere «inoffensive» persone come [Daniela] Santanchè, [Sandro] Bondi, [Denis] Verdini ma anche [Daniele] Capezzone. (Gabriele Rizzardi, Piccolo, 6 ottobre 2013, p. 5, Attualità).
- Derivato dal s. m. falco con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.