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deduzione

Dizionario di filosofia (2009)
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deduzione


Nesso di derivazione che sussiste tra premesse e conclusione in un ragionamento. Analisi del concetto di d. sono state ampiamente sviluppate nel contesto della costruzione di assiomatizzazioni e nel contesto dello studio della logica del ragionamento (➔ sillogismo; assiomatizzazione; ragionamento). La prima analisi è quella elaborata da Aristotele negli Analitici primi (per es., I, 1, 24b 17) dove viene fornita una definizione di sillogismo che coincide con quella generale di d.: «il sillogismo è un ragionamento nel quale poste talune cose, qualche altra ne segue di necessità, per ciò stesso che quelle sono. Dicendo ‘per ciò stesso che quelle sono’, intendo dire che da esse deriva qualcosa e d’altra parte, dicendo ‘da esse deriva qualcosa’ intendo dire che non occorre aggiungere niente di esterno perché la d. segua necessariamente». La concezione aristotelica fu studiata e perfezionata nelle riflessioni filosofiche successive. In modo particolare si raffinò l’analisi dei ragionamenti deduttivi come opposti ai ragionamenti induttivi, intendendo con i primi quei ragionamenti che procedono dall’universale al particolare, ossia da premesse generali a conclusioni più particolari o anche singolari; e intendendo con i secondi quei ragionamenti che vanno dal particolare all’universale, ossia traggono conclusioni generali da premesse particolari o singolari. Gli sviluppi degli studi assiomatici e logici contemporanei hanno condotto poi il concetto di d. a una dimensione astratta mediante la sua rigorosa definizione nel contesto di sistemi formali. Dato, infatti, un sistema formale S costituito da un linguaggio e da un apparato deduttivo, è possibile definire in S i concetti di dimostrazione e di derivazione. Si dice che una formula è dimostrabile in S (o è teorema di S) se e solo se (1) esiste una successione finita di formule di S tali che o sono assiomi di S oppure risultano dall’applicazione di regole logiche a formule precedenti; (2) l’ultima formula della successione di formule è la formula che si desidera dimostrare in S. Si dice, diversamente, che una formula è derivabile in S da un dato insieme G di formule (ipotesi o assunzioni) se e solo se (1) esiste una successione finita di formule di S tali che o sono assiomi di S oppure elementi di G, oppure risultano dall’applicazione di regole logiche a formule precedenti; (2) l’ultima formula della successione di formule è la formula che si desidera derivare in S da G. Se, ovviamente, l’insieme G è vuoto, la derivabilità si riduce alla dimostrabilità. Nel contesto dei sistemi formali è possibile rendere rigoroso il nesso di deduzione non solo da un punto di vi- sta sintattico mediante i concetti di dimostrazione formale e derivabilità da ipotesi, ma anche da un punto di vista semantico mediante la nozione di conseguenza logica. Intuitivamente si dice che un enunciato P è conseguenza logica di certi altri enunciati P1…Pn se e solo se in ogni circostanza o situazione in cui P1…Pn sono veri, anche P è vero. In questo senso si dice che il ragionamento è (deduttivamente) corretto se e soltanto se la sua conclusione è conseguenza logica delle sue premesse.

Vedi anche
induzione Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale. ● Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di un corpo subiscono per la vicinanza di un altro corpo. filosofia Problema a lungo dibattuto è stato ... sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (sillogismo categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime due, assunte come premesse, si possa dedurre una conclusione (per es., «tutti gli uomini sono mortali, ... ipotesi Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, che in via di tentativo si dà di un fatto o di una serie di fatti, noti o comunque che si ritengono ... lògica matemàtica lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono essere considerate formalmente come oggetti grafici combinabili tra loro (sintassi) o in relazione ...
Altri risultati per deduzione
  • deduzione
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    deduzione in logica, termine indicante il rapporto di derivazione che in un ragionamento lega la conclusione alle premesse. Poiché la deduzione ha carattere formale, prescinde cioè dal contenuto e dalla verità delle proposizioni su cui verte per considerarne solo la struttura logica, essa può essere ...
  • deduzione
    Enciclopedia on line
    Filosofia Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato sull’essenza necessaria o sostanza degli oggetti cui si riferiscono le proposizioni: è questa l’interpretazione ...
  • deduzione
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    deduzióne [Der. del lat. deductio -onis, da deducere "dedurre", comp. di de- "da" e ducere "trarre"] [LSF] Una proposizione, la verità o il giudizio che si deduce, con il metodo deduttivo, da una proposizione più generale o che si desume da un complesso di dati; quindi, più generic., conclusione. ◆ ...
  • DEDUZIONE
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Forma di ragionamento, mediante la quale si ricava da una verità universale una verità particolare, e che perciò si contrappone all'induzione, procedente, all'inverso, dal particolare all'universale. La forma tipica della deduzione è quindi la dimostrazione sillogistica, o apodissi, teorizzata da Aristotele, ...
Vocabolario
deduzióne
deduzione deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
inferenziale
inferenziale agg. [der. di inferenza]. – Di inferenza, relativo all’inferenza (nelle due accezioni): ragionamento, deduzione i.; procedimento statistico inferenziale.
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