DECUMANO
. Era in origine una delle due linee, e precisamente quella est-ovest, per mezzo della quale l'augure romano, erede dell'etrusca aruspicina, divideva in quattro parti il templum celeste e poi quello terrestre. Da questo primitivo significato il termine è passato, con la pratica dei riti augurali, all'arte dei gromatici e dei castrorum metatores, per designare una delle due linee, che, tagliandosi ad angolo retto, dividevano in quattro parti una città di nuova fondazione, un territorio assegnato a coloni o un accampamento militare. Accanto a questo, che era il decumano massimo, vi erano decumani minori che correvano paralleli ad esso.
Negli accampamenti romani era chiamata Porta decumana quella dietro al Praetorium, opposta cioè alla Porta praetoria, volta verso il nemico (v. accampamento; cardine; castro).