Rambouillet, decisioni di
Risoluzioni concordate durante il vertice dei leader dei principali Paesi industrializzati (Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti), tenutosi dal 15 al 17 novembre 1975, nel castello di R. in Francia. L’incontro era stato organizzato, su iniziativa dell’allora presidente francese V. Giscard d’Estaing, per individuare una linea comune di fronte alla crisi dell’economia globale, seguita al crollo del sistema di Bretton Woods (➔) e al primo shock petrolifero del 1973.
In una serie di colloqui informali fu affrontato un ampio spettro di tematiche, con l’intento di accrescere il livello di coordinamento tra gli Stati minacciati dalla crescente instabilità dell’economia globale. I governi dei 6 Paesi si impegnarono a individuare strategie di rilancio che tenessero conto dell’elevato livello della disoccupazione, dell’inflazione e dalla persistenza di problemi di approvvigionamento energetico che affliggevano le economie industrializzate.
La decisione più importante del vertice fu, in prospettiva, quella di replicare la formula degli incontri informali tra capi di Stato e di governo. Il vertice venne esteso al Canada nel 1976 (G7), alla Russia nel 1997 (G8), e ha continuato a svolgere un importante ruolo nel sistema di governance dell’economia globale.