DECEBALO (Δεκέβαλος, Decebălus)
Re dei Daci, irriducibile avversario dei Romani.
Combatté contro Traiano nelle guerre del 101-102 e del 105; alla fine della seconda campagna, inseguito dalla cavalleria romana, si uccise tra i monti della Transilvania per non essere fatto prigioniero. La sua testa dopo essere stata esposta nelle città della Dacia fu portata a Roma (Cass. Dio, lxviii, 14). Il ritratto morale di D., la sua capacità di soldato, sono delineati da Cassio Dione (lxvi, 6).
D. compare più volte in scene di battaglia ed in quella del suicidio nei rilievi della Colonna Traiana; la sua figura, riconoscibile dal pileus, non mostra tratti fisionomici caratteristici, è l'esaltazione di un tipo etnico (v. barbari).
Una testa colossale proveniente dal Foro Traiano, ora nel Braccio Nuovo dei Musei Vaticani (n. 127), è stata identificata come D.; l'attribuzione non ha alcun fondamento.
Bibl.: C. Cichorius, Die Reliefs der Traianssäule, I-II, 1896-1900, scene XXIX, LXXV, CXXXV, CXLVII; E. Panaitescu, Il ritratto di Decebalo, in Ephemeris Dacoromana, I, 1923, p. 387 ss.