deberlusconizzarsi
v. intr. pron. Sottrarsi all’influenza di Silvio Berlusconi.
• Tutti al centro! Tutti al centro! Perché questa stagione di riposizionamenti, tra Saxa Rubra e Viale Mazzini, non somiglia a nessun altro Raibaltone. Non c’è una vittoria di una destra su una sinistra o viceversa. Qui si tratta di deberlusconizzarsi e magari ritrovarsi in quell’area rassicurante un tempo occupata dalla Dc. (Paolo Conti, Corriere della sera, 19 novembre 2011, p. 13, Primo Piano) • «Un apprezzamento ‒ aggiunge [massimo] Salvadori ‒ anche per chi ha organizzato il dibattito su Sky: domande pregnanti, tempi di risposte precisi […] Insomma, un passo in avanti che può servire da esempio anche a quanti, nel centrodestra, stanno cercando di “deberlusconizzarsi”». (Umberto De Giovannangeli, Unità, 13 novembre 2012, p. 4, Il Centrosinistra) • Tra due settimane il capo dello Stato affiderà il «primo» incarico. Da qui ad allora, [Pier Luigi] Bersani scommetterà ancora sull’accordo con i grillini. Spera che alcuni dei senatori del M5S inducano il loro capo a più miti consigli e ad avallare almeno una iniziale nascita del governo Bersani. Una speranza che allo stato si sta rivelando vana. Esattamente la considerazione che molti democratici hanno fatto ieri. Forse per questo molti di loro hanno iniziato a sperare in una «seconda carta» interna al partito, magari una donna, se il centrodestra riuscirà concretamente a «deberlusconizzarsi» il prossimo 23 marzo quando è prevista la sentenza d’appello per il processo Mediaset. (Claudio Tito, Repubblica, 7 marzo 2013, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal v. tr. berlusconizzare con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e della part. pron. -si.
- Già attestato nella Stampa del 14 agosto 2002, p. 7, Interno.