DE VECCHI, Cesare Maria, conte di Val Cismon (XII, p. 701; App. I, p. 513)
Nel dicembre 1940 lasciò la carica di governatore delle isole italiane dell'Egeo. Nella seduta del Gran consiglio del fascismo del 24-25 luglio 1943, votò contro Mussolini. Per questo fu condannato a morte, in contumacia, nel processo di Verona (10 gennaio 1944). In seguito all'emanazione delle norme per la repressione dei delitti fascisti, fu il 14 novembre 1947, condannato, in contumacia, a lieve pena (5 anni di reclusione, condonati per amnistia). Vive in Argentina.