Archeologo ed epigrafista (Roma 1822 - Castel Gandolfo 1894), fondatore dello studio scientifico delle antichità cristiane. Allievo di G. Marchi, iniziò lo studio delle iscrizioni cristiane di Roma fissando nuovi criterî paleografici e cronologici. Collaborò anche al Corpus Inscriptionum Latinarum. Esplorò le catacombe romane, chiarendone la topografia e la storia, diresse gli scavi di quelle di Callisto, scoprendo le tombe dei papi e di Cecilia, scavò il sepolcro di Nereo e Achilleo e di Petronilla nell'ipogeo dei Flavî sull'Ardeatina, quello di Gennaro, di Felicissimo e Agapito nel cimitero di Pretestato, di Ippolito nell'Agro Verano, degli Acilî Glabrioni e di antichi martiri nel cimitero di Priscilla sulla Salaria. Illustrò pitture, mosaici e iscrizioni in numerosi lavori e concepì il piano dell'opera Roma sotterranea che doveva descrivere tutti i cimiteri cristiani e di cui curò tre volumi (1864-1877); da ricordare anche i due volumi delle Inscriptiones Christianae Urbis Romae (1861-1888) e il Bullettino di archeologia cristiana da lui fondato (1863) e condotto innanzi, da solo, per un trentennio. Ordinò anche il Museo cristiano lateranense (dal 1970 trasferito nel complesso dei Musei vaticani).