DE PISIS, Filippo Tibertelli
Pittore, scrittore e critico d'arte, nato a Ferrara l'11 maggio 1896.
Laureato in lettere, fu per qualche tempo insegnante. Della sua attività di scrittore (che continua, in gran parte inedita) sono da ricordare soprattutto: Prose (Ferrara 1918); Il signor Luigi B. (Milano 1920); La città delle cento meraviglie (Ferrara 1924); Mercoledì 14 novembre (Bologna 1918); in esse il tono sommessamente lirico si avviva di fini notazioni e di vivaci scatti.
Stabilitosi da alcuni anni a Parigi, il de P. si è dedicato quasi interamente alla pittura; certo la sua cultura artistica e letteraria non fu estranea alla felice maturazione del suo gusto pittorico, in cui hanno tanta parte la reticenza, l'ellissi, l'episodio minimo e caratteristico.
Da un primo accostamento a G. De Chirico e ad A. Savinio, il De P. ritrasse una tendenza alla pittura "metafisica" che in lui tuttavia non influisce sulla realizzazione pittorica, nella quale la tradizione veneta del Guardi si ricongiunge all'esperienza impressionistica (E. Manet).
Le sue "nature morte marine" e taluni dei suoi paesaggi, largamente discussi e lodati, si trovano in collezioni pubbliche italiane e straniere (gallerie d'arte moderna di Roma, Milano, Genova; Musée du Jeu de paume di Parigi; musei di Grenoble, di Mosca, ecc.) e in raccolte private.
Bibl.: W. George, F. de P., Parigi 1928; M. Sarfatti, Storia della pittura moderna, Roma 1930; S. Solmi, F. de P., Milano 1931; C. Brandi, in Dedalo, 1932, p. 390 segg.; G. Cavicchioli, F. de P., Venezia 1932; E. Cecchi, in Circoli, 1935, p. 204; V. Guzzi, in Nuova Antologia, 1935, p. 588.